L'ottima vittoria in casa del Manchester City è dovuta anche alla grandiosa prestazione del terzino sinistro Alex Sandro, che ha servito con un cross perfetto l'autore del gol-partita Mandzukic.
Ma chi è Alex Sandro? Alex Sandro Lobo Silva nasce a Catanduva – San Paolo, Brasile – il 26 gennaio del 1991. Inizia la sua carriera con l'Atlético Paranaense, debuttando ufficialmente nel 2009. Dopo stagioni di transizione al Deportivo Maldonado e al Santos, è con il Porto che avviene l'exploit definitivo, collezionando ben 137 presenze e 3 gol e vincendo 2 campionati e 3 supercoppe portoghesi.
L'approdo alla Juventus – con cui firma un contratto quinquennale - è datato 20 agosto 2015 ed è costato ai bianconeri 26 milioni di euro. Port la 12, in onore del suo ex compagno di squadra e amico Hulk e destino vuole che proprio il 12 di settembre esordisca allo Juventus Stadium contro il Chievo.
Alex Sandro sembra essere adatto alla camaleontica Juventus di mister Max Allegri, che è solita passare dal 3-5-2 al 4-3-3 e viceversa anche durante la partita. Tuttavia, la performance contro i Citizens ha evidenziato come il modulo preferito dall'esterno ex Porto sia il 3-5-2. Per gli amanti dei numeri infatti, Alex Sandro ha all'attivo 2 assist in 2 partite con questo modulo.
Ma i dubbi che attanagliano l'allenatore della Juventus non sono pochi, perché un certo Patrice Evra garantisce sempre una prestazione di sicuro affidamento, carisma ed esperienza, anche se limitato fisicamente dagli anni: insomma, è l'opposto del collega di reparto, per questo la scelta risulta essere così ardua.
Forse in pochi lo conoscevano, ma le doti dell'esterno brasiliano sono indubbie: in pochissimo tempo è diventato uno dei migliori terzini in circolazione e abbina una buona dote difensiva – soprattutto nel tackle per il recupero del pallone – ad una velocità che lo rendono imprevedibile nelle azioni offensive.
I molti scettici che criticavano l'oneroso acquisto del terzino, si stanno ricredendo e c'è già chi guarda oltre paragonandolo al Bell'Antonio Cabrini mentre in Brasile Roberto Carlos lo ha esplicitamente designato come suo erede. In ogni caso, sta di fatto che si tratta un calciatore giovane, prorompente, energico e su cui la società ha investito molto. Ma le parole valgono zero e Alex Sandro deve necessariamente continuare la striscia di prestazioni positive.