Serata di vigilia in casa Juventus, con Massimiliano Allegri e Claudio Marchisio che, nel ritiro bianconero di Vinovo, hanno presentato la delicatissima sfida di domani sera contro il Manchester City di Pellegrini. Gara fondamentale per i bianconeri, che possono ottenere il pass per il prossimo turno ed archiviare anche il primato nel gruppo.
"Innanzitutto è una partita importante perchè può valere il primo posto del girone. Noi domani dobbiamo pensare a vincere perchè l'unico risultato che ci dà la certezza della qualificazione. Il nostro obiettivo è la qualificazione indipendentemente dal primo o dal secondo posto. E credo che raggiungere anche quest'anno la qualificazione sarebbe un risultato molto importante. Poi in caso di mancata vittoria saremo legati al risultato del Siviglia a Monchengladbach, questo credo che sia scontato. Però noi dobbiamo pensare a fare 95 minuti come dobbiamo fare, sapendo che affronteremo un Manchester che è una delle squadre più forti d'Europa".
City che è reduce dalla pessima sconfitta dell'Etihad subita contro il Liverpool di Klopp. Allegri analizza così la sfida, vista in ogni dettaglio per carpire punti deboli degli inglesi: "Ho visto la partita ed è stata una partita dove il Liverpool ha fatto una grande partita, di grande pressione, ha tolto tutti gli sbocchi offensivi al Manchester. Il Manchester ha avuto delle buone occasioni, ma è una partita che fa storia a sé come tutte le partite. Il Manchester ha grandissime qualità nei giocatori di metà campo e davanti, è normale che noi dobbiamo cercare di sfruttare quelli che sono i punti deboli loro".
Juve che tra campionato e Champions League sembra aver cambiato passo, ritrovando gioco, armonia e soprattutto fiducia. Questo il segreto per il tecnico toscano.
"La differenza è che la Juventus adesso sta bene fisicamente. Le tre vittorie in campionato sicuramente stanno aiutando la crescita della squadra. Poi non scordiamoci che ci sono dieci giocatori nuovi che non è che il giorno dopo che arrivano alla Juventus si sono ambientati subito, ci vuole tempo per farli crescere, basta vedere la crescita di quelli che sono arrivati, da Alex Sandro, a Dybala, a Zaza stesso anche se ha giocato meno, lo stesso Lemina. Sono ragazzi che hanno bisogno di tempo. E' normale che in questo tempo in campionato abbiamo lasciato dei punti per strada. In Champions non abbiamo ancora fatto niente, perchè sì, è vero che siamo in una posizione ad oggi, però abbiamo ancora uno scontro diretto da fare che è quello col Siviglia e domani è una partita molto difficile, quindi in Champions è ancora tutto aperto. Ecco perchè domani ci vorrà anche da parte dei tifosi un sostegno importante".
Sostegno che è mancato dopo un inizio stentato, ma che Allegri chiama a raccolta in un momento come questo, primo snodo cruciale della stagione bianconera.
"E' vero che i quattro anni precedenti hanno fatto sì che i tifosi si siano abituati come è nella storia della Juventus, però ogni volta si riparte per vincere e bisogna sudarsi le partite sul campo, bisogna sacrificarsi, bisogna lottare e niente è facile e scontato. Quindi credo che questi ragazzi, in certi momenti della partita abbiano bisogno di una mano e del sostegno del pubblico. E credo che domani i tifosi capiranno l'importanza della partita e saranno presenti nel migliore dei modi".
Dopo la vittoria dell'andata Allegri vuole bissare il successo contro gli inglesi di Pellegrini, ma per farlo ha bisogno del miglior Paul Pogba. Il tecnico toscano risponde così a chi gli chiede la differenza tra il giovane francese ed il talento ivoriano del Manchester Tourè, che ricopre un ruolo piuttosto simile.
"Differenza c'è, perchè credo ci siano 10 anni di differenza. Tourè è un giocatore straordinario, così come lo è Paul, è normale che Paul ha grandi margini di crescita e ha tempo per migliorare, quindi sta a lui continuare a fare e soprattutto cercare di migliorare giorno dopo giorno. Ma per fare questo si deve mettere in discussione e non bearsi delle grandi cose che fa durante la partita".
Successivamente si passa all'analisi della formazione che intende schierare domani. Dubbi tra Evra, più esperto, ed Alex Sandro, più in forma, mentre davanti ballottaggio Dybala-Mandzukic.
"Davanti ne ho quattro, c'è Zaza, c'è, Morata, c'è Mandzukic e c'è Dybala. Di questi quattro ne giocheranno due. Poi più che questione di moduli, è una questione di caratteristiche, può giocare Cuadrado, può giocare Lichtsteiner, si può giocare a tre dietro, sinceramente non ho ancora deciso. Ci sono queste due soluzione, tra il giocare a tre dietro o a quattro". Sulle difficoltà di Mandzukic: "Io credo che Mandzukic alla fine dell'annata i suoi gol li farà. Innanzitutto ha fatto due gol pesanti, perchè a Manchester ha fatto il primo gol ed è stato un gol pesantissimo. Ad Empoli ha fatto il primo gol che ha sbloccato la partita, quindi quando un giocatore fa i gol che sbloccano le partite è sempre un giocatore pesante. Quindi in questo momento sta facendo gol Dybala, durante il campionato avremo bsiogno di tutti, da Zaza, Morata dovrà crescere, dovrà tornare ad essere quello che è, Dybala sta facendo bene, lo stesso Mandzukic. Quindi è difficile che nell'arco di un campionato faccia gol solamente un giocatore".