Juventus - Manchester City è probabilmente la partita di cartello di questa due-giorni di Champions League, e non solo per i tifosi bianconeri e Sky Blue, ma anche per tutti gli appassionati: tanti occhi saranno puntati dritti sullo Stadium di Torino per seguire un match che si preannuncia a dir poco entusiasmante. Oggi proviamo ad andare più dentro la partita, andando ad analizzare i punti di forza e punti deboli delle due squadre, aspetti da sfruttare al meglio e errori da non commettere.
Partiamo dall'ipotesi di formazione che si prospetta: Allegri dovrebbe optare per il 4-3-3 con Buffon tra i pali, Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini ed Alex Sandro in difesa, Sturaro, Marchisio e Pogba in mediana, con il tridente Cuadrado-Dybala-Morata in avanti. Pellegrini risponderà con il solito 4-2-3-1: Hart in porta, Zabaleta e Clichy larghi, Otamendi e uno tra Mangala e Demichelis in mezzo, Fernandinho e Yaya Tourè in mezzo al campo, con Navas, De Bruyne e Sterling alle spalle di Aguero.
Schieramenti molto diversi, la prima nota che balza all'occhio solamente leggendo i probabilissimi moduli è la superiorità numerica dei bianconeri in mezzo al campo, anche se in fase difensiva entrambe le squdre si schiererebbero con una sorta di 4-5-1 annullando questo aspetto. Ma Yaya Touré non è certamente uno di corsa e temperamento come Fernandinho, e se il City vorrà non soffrire dovrà sacrificarsi aiutando a far legna in mezzo al campo. Facile ipotizzare che i bianconeri non cercheranno il predominio territoriale, ma terranno un baricentro abbastanza alto da permettere di ripartire.
Questi contripiedi possibili dovranno essere portati specialmente dalle fasce, dove agiranno Cuadrado e Morata, due che lenti non sono, anzi potrebbero spesso cogliere di sorpresa i terzini abituati a spingere di Pellegrini, e meno abituati a difendere. Tanto dipenderà anche dalla vena di Sterling e Navas, che dovranno seguire costantemente Lichtsteiner e Alex Sandro a tutto campo per evitare sovrapposizioni o inserimenti a sorpresa. Lo stesso dovranno fare anche Morata e Cuadrado, inseguire e non mollare mai.
Proprio questi duelli portano a pensare che la gara si giocherà soprattutto sulle fasce e in velocità, ma attenzione anche agli spazi centrali: fondamentale sarà per entrambe le squadre non lasciare nemmeno mezzo metro all'avversario per calciare. Fernandinho, Tourè, De Bruyne, Dybala, Pogba, Marchisio: i cecchini non mancano affatto. L'idea tattica di aprire il gioco sulle fasce per poi andare a pescare gli inserimenti dei centrocampisti è arma che il City sa utilizzare molto bene, mentre la Juve ora come ora fatica un po' di più.
C'è però un punto che pende nettamente a favore dei bianconeri: la solidità difensiva. Da una parte dovrebbe esserci Chiellini in marcatura quasi fissa su Aguero (come accaduto con Bacca sabato sera), con Bonucci per chiudere i buchi e i tagli e fungere da ultimo baluardo, dall'altra invece Otamendi verà con ogni probabilità affiancato da Mangala, reduce da una partita disatrosa in casa contro il Liverpool. Certo, non che con Demichelis vada meglio. L'assenza di Kompany potrebbe avere un peso specifico altissimo, per questo lo staff medico sta facendo di tutto per recuperarlo, anche se sembra difficile.
Se il City dovesse presentarsi senza il suo capitano, la Juve ne sarebbe agevolata: gli altri centrali non hanno la sua personalità in impostazione e i bianconeri li lascerebbero fare gioco, pressando su tutti gli altri per recuperare e ripartire, proprio come fatto dal Liverpool di Klopp sabato.
Il duello più interessante della partita si gioca comunque a centrocampo, e probabilmente potrebbe essere la chiave del match. Paul Pogba contro Yaya Tourè. Così vicini, così lontani, verrebbe da dire. Non c'è dubbio riguardo al fatto che l'ivoriano sia il giocatore più paragonabile al francese in circolazione: fisico possente, tecnica sopraffina, piede sempre bollente, capacità di inserimento, letture, numeri. Tanti punti in comune, ma una differenza sostanziale: Pogba riesce a creare molte più occasioni per i compagni, Tourè risponde con la costanza, se escludiamo quest'ultimo mese.
I due dovrebbero fronteggiarsi nella stessa zona di campo, e chi prevarrà potrebbe davvero far sì che la sua squadra ne tragga enorme vantaggio. Uno scontro tra titani, in una partita già di suo stellare. Allegri col 4-3-3 ha spinta sulle fasce e contropiede, ma deve stare attento a non sbilanciarsi e gli esterni alti devono sacrificarsi, così come Marchisio. Dybala dovrà pressare sui mediani, e soprattutto in difesa Lichtsteiner e Alex Sandro non devono farsi saltare da Sterling e Navas. Facile non è, impossibile nemmeno. La parola passa al campo.