La volta buona? Forse. La Juventus va a caccia della seconda vittoria consecutiva in campionato, cosa che per ora non gli è mai riuscita in stagione, sul campo di un avversario ostico e in ottima condizione come l'Empoli. Oggi, come da tradizione, è intervenuto in conferenza stampa Massimiliano Allegri, come al solito molto sereno, ma conscio dell'importanza della gara: "Vista la classifica, è una partita importante - ha detto il tecnico - ma per noi son tutte importanti, siamo indietro in classifica e soprattutto dobbiam tornare a vincere in trasferta e vincere la seconda partita di seguito in campionato visto che per ora non siam riusciti a farlo. Perchè non riusciamo? Possiam darci delle spiegazioni, ma quel che conta è il campo e la realtà delle cose è questa".

Anche la stagione scorsa, ricorda l'allenatore, non fu una passeggiata: 2-0 in trasferta e anche in casa, vittorie comunque non facili, anche se la squadra è in parte diversa: "Domani sarà complicata, l'Empoli è in forma e gioca un buon calcio, l'anno scorso abbiam vinto e forse non meritavamo neanche, in casa abbiam vinto all'ultimo, son sempre partite difficili, bisogna approcciarla bene. Domani sarà una giornata primaverile, bisognerà dosare le energie perchè abbiamo speso tanto in Champions".

E' un po' la partita del cuore per Daniele Rugani, che per ora non ha mai visto il campo. Ma per Allegri non è un caso, anzi: "Non è che se andiamo ad Empoli deve giocare, è un giocatore molto bravo e di sicuro avvenire. La Juventus ha difensori importati, Barzagli, Chiellini e Bonucci sono tra i migliori in Europa, Daniele è il futuro della Juventus, questo è fuori discussione, deve avere la pazienza come ha avuto fino ad ora".

E a proposito di giovani: "Dybala è cresciuto tantissimo sotto il punto di vista tecnico e fisico, può giocare come contro l'Atalanta, due trequartisti sotto la punta. Sono soddisfatto, in questo momento è maturo, ha molta capacità di apprendimento e vuole migliorare tanto".

Poi, un punto sull'infermeria e una piccola strigliata, in tono comunque minore, a un Mandzukic che sta deludendo un po' troppo: "Khedira sta lavorando in gruppo, ho tutti a disposizione tranne Asamoah e Pereyra, gli altri possono giocare. Lichtsteiner si è ripreso dalla gara di martedì. Mandzukic deve tornare a fare quel che sa fare, a quel che a tratti ha fatto vedere. Io pretendo molto da tutti, e da lui ancora di più, per la caratura e l'esperienza deve darci un apporto importante".

Temperamento dunque, come quello del croato. Ma più coi fatti che con le parole. Incalzato sulle due recenti espulsioni (Chiellini col Sassuolo, Hernanes col Borussia), Allegri risponde così: "Sono state due espulsioni diverse, una per doppia ammonizione per proteste, l'altra un rosso diretto. Un fallo ci può stare, bisogna diminuire le proteste".

Capitolo tattica: l'uomo in più potrebbe essere Alex Sandro, che nel finale del Dery ha fatto l'ala? "L'abbiam provato col Torino, è possibile rivederlo ma il suo ruolo è terzino, così come Evra se gioca uno è normale che non giochi l'altro. Lui è comunque molto duttile tatticamente".

Una battuta su Pirlo, accostato all'Inter: "Non son cose che mi riguardano, ci avviciniamo al mercato di Gennaio e cominciano a uscir le voci. Ci saranno giocatori che vanno e altri che vengono, abbiam cose più importanti a cui pensare". E infine, ironia riguardo a Morata, che contro il Borussia ha lasciato il campo per cambiarsi i calzettoni: "A Morata ho comprato dei calzini, non sbaglierà più calze... Uno rosa, uno bianco e uno nero. A seconda della divisa, se li metterà...".