In altri contesti si dice che tre indizi fanno una prova. Per il Milan di Mihajlovic si può prendere in prestito questo concetto dopo la notte dell'Olimpico e la vittoria contro la Lazio di Stefano Pioli. Fino a ieri imbattuta in casa e con solo un gol subito in 4 partite di fronte al pubblico amico. Statistiche aggiornate da un Milan convincente come non lo si vedeva da tempo.

Si potrebbe infatti dire che una squadra così non la si vedeva da un paio di stagioni. Forse basterebbe dire una squadra. Corta, compatta, unita che sa cosa fare quando ha la palla fra i piedi e che lavora tutta insieme quando non è in possesso. Qui i meriti vanno tutti a Sinisa Mihajlovic. Tre settimane fa traballante dopo la marea azzurra del Napoli a San Siro, oggi a pochi punti dai posti che valgono l'Europa e con 10 punti su 12 nelle ultime 4 partite. Se quelle con Torino, Chievo e Sassuolo avevano però convinto fino ad un certo punto, quella con la Lazio è stata un'affermazione su cui onestamente si può dire poco.

La fase difensiva di fatto non ha concesso nulla ai vari Felipe Anderson e Candreva, venendo punita solo in un momento di confusione e di momentanea inferiorità numerica. A centrocampo si sono viste geometrie e recuperi, inserimenti e raddoppi, roba che in quella zona del campo sembrava essersi smarrita dalle parti di Milanello. Il trio Kucka-Montolivo-Bertolacci ha convinto contro la Lazio confermandosi in crescita. Ora la speranza è che i problemi muscolari dell'ex Genoa e del capitano non siano troppo gravi. Infine l'attacco. Bacca si conferma un grande attaccante, un cecchino. Un pallone toccato in area della Lazio, un gol, quello dello 0-3. Glaciale, ma con un cuore grande così quando la squadra difende. Menzione di merito per Cerci e Bonaventura. L'ex Torino è stato ripescato da Mihajlovic con il cambio di modulo e grazie anche alla continuità sta trovando giocate che ricordano il granata. La crescita del Milan va di pari passo con la sua. L'assenza del numero 28 con l'Atalanta si annuncia pesantissima. Giocatore totale e leader di questo Milan, 6 assist in 11 partite, quantità e qualità ovunque lo metti. Enciclopedico anche se poco appariscente.

Prima della sosta per le Nazionali arriva l'Atalanta a San Siro. Questo Milan non può che pensare e puntare ad un'altra vittoria, Mihajlovic per primo lo sa. La strada sembra essere stata ritrovata dopo stagioni passate a brancolare tra ombre e incertezze, non resta che continuare a seguirla.