Avete presente quei maledettissimi castelli di carte, eretti con fatica e mani ferme  che, per un minimo soffio di vento, crollano come se nulla fosse? Ecco, fissate l’immagine nella mente e capirete cosa sta succedendo in serie B: si parte ieri, quando il Como ufficializza l’esonero di Sabatini dopo un girone di andata iniziato nel peggiore dei modi, con soli 7 punti in 11 gare. E fin qui tutto, si fa per dire, nella norma. Per quanto l’esonero sia una pratica disgustosamente italiana, infatti, alla società lombarda serviva davvero una svolta per aggiustare una stagione altrimenti pessima. Ciò che però mi risulta incomprensibile è quanto accaduto oggi, quando il Latina (sì, avete letto bene) sceglie di separarsi da Mark Iuliano. Incomprensibile. Il Latina, infatti, è dodicesimo e, nonostante una rosa non irresistibile, potrebbe ancora ambire ad un miracoloso playoff e davvero sembra immeritato il trattamento che la società ha riservato a Iuliano.

Approdato sulla panchina nerazzurra lo scorso anno, infatti, l’ex difensore della Juventus era riuscito a condurre la squadra ad un tranquilla salvezza, ottenendo 50 punti ed una percentuale di vittorie pari al 38.11%. Un andamento che si stava confermando anche quest’anno e che, ne siamo sicuri, avrebbe portato la squadra al raggiungimento dell’obiettivo prefissato. “Mark Iuliano è stato sollevato dall'incarico di allenatore della prima squadra. Il Latina ringrazia Iuliano per l'impegno, la dedizione e la serietà con cui ha diretto la squadra in questi dieci mesi di guida tecnica". Poche, asciutte parole, per una decisione che sa di beffa. Sulla panchina dei laziali approderà Somma, ex tecnico della Salernitana, esonerato dai granata prima dell’inizio del campionato scorso e nato proprio nella città laziale. Il neo tecnico si troverà ad affrontare una bella sfida, soprattutto se la società ha pretese differenti dalla salvezza, considerata la rosa di medio livello e priva di effettivi talenti capaci di far fare il salto di qualità, Dumitru a parte. Non ci resta che augurare un buon lavoro al neo allenatore, sperando che la società cominci ad abbassare un po’ le pretese, considerando la difficoltà del campionato.

In chiave esonero, parola molto in voga ultimamente, il nome più caldo per l’Ascoli è l’ex cagliaritano Lopez, un mister giovane e con alle spalle una bella esperienza al Cagliari. Un sincero in bocca al lupo, quindi, anche a lui. Analizzando, infine, i tre esoneri, a cui spero non seguano altri, non mi resta che sorridere nel constatare la superficialità che ormai è fattore comune in tutte le società italiane: si preferisce, infatti, insistere su giocatori non all’altezza piuttosto che dare fiducia ad allenatori bravi ma costretti ad allenare quest’ultimi. Chissà quale legge strana vige, nei meandri del mondo del pallone. Di sicuro, ormai, non mi sorprendo più di nulla, se anche un tal Carletto Ancelotti è stato esonerato dal Real Madrid dopo una stagione vincente al 100%.