La Juve si affida alla Dea. Non quella bendata per intenderci, o meglio non solo, perchè a Torino in questa nona giornata di campionato arriva l'Atalanta di Stefano Colantuono. In una settimana condita dai mugugni dei tifosi per il pareggio a reti bianche in Champions League, dal linciaggio mediatico per l'esclusione di Dybala e dal discorso stizzito del presidente Andrea Agnelli all'assemblea degli azionisti sull'"inaccettabile" 14° posto in classifica, Allegri deve ritrovare fiducia e soprattutto convinzione. L'obiettivo è ripartire proprio dalla gara odierna delle ore 15:00 portando a casa tre punti utilissimi per la scalata alla vetta, sulla quale qualche ora più tardi si affrontano Fiorentina e Roma. Il pareggio ottenuto contro l'Inter nell'ultimo turno ha rimarcato ancora una volta le difficoltà dei bianconeri in fase di realizzazione: tante giocate, mancanza di lucidità negli ultimi metri. Insomma, tutto fumo e niente arrosto per una Vecchia Signora che rischia di rimanere a digiuno anche in questo pasto domenicale. Un Colantuono che d'altro canto farà di tutto per non essere il pasto di una zebra più affamata che mai. Con il 3-0 al Carpi i nerazzurri hanno mostrato una maturità disarmante, lanciando un segnale ben preciso ad un campionato che sta regalando tanto spettacolo e parecchie sorprese. L'obiettivo stagionale dichiarato dai bergamaschi è quello della salvezza, che, visti i risultati e l'ottavo posto, non dovrebbe tardare ad arrivare, ma con un risultato utile a Torino il sogno europeo non sarebbe più così utopico.

I precedenti sorridono nettamente ai bianconeri: nelle 53 partite disputate ben 35 volte la squadra di casa ha ottenuto l'intera posta in palio mentre 14 volte è stata divisa. Nelle ultime 5 occasioni sono state 5 le vittorie della Vecchia Signora con 11 gol all'attivo e 3 subiti. Una sfida da sempre ricca di reti ed emozioni: la media gol è di 2,66 e nelle ultime dieci sfide ben sette volte sono state segnate in totale più di due reti. Tra i precedenti illustri di questa partita menzioniamo l'ultima vittoria orobica in terra piemontese del 1898-1990 con il risultato di 0-1 grazie alla marcatura del "hijo del viento", Claudio Caniggia e la recente festa scudetto numero 30 del 2012 conclusasi con il risultato di 3-1 e l'emozionante addio del capitano Alex Del Piero. L'ultimo match disputatosi invece appartiene alla scorsa stagione, è il 20 Febbraio 2015. Il primato solitario ormai non è più in discussione, il duello con la Roma è solo un lontano ricordo. Nonostante le premesse, allo Juventus Stadium si assiste ad un match molto tirato, sbloccato da un colpo di testa di Migliaccio che al minuto 25 gela lo Stadium , come se il freddo invernale torinese non ci avesse già messo del suo. La Juve spinge e dopo 14 minuti trova il pareggio in mischia con Fernando Llorente. Come al solito, allo scadere del primo tempo, un lampo di genio di Andrea Pirlo incanta la platea: tiro da fuori e palla nell'angolo più alto. La partita si conclude 2-1. Arbitrerà il match il signor Marco Di Bello di Brindisi.

Habemus Dybala. Dopo l'invito di Zamparini a lasciare i bianconeri, dopo i pressanti interrogativi di stampa e tifosi, dopo la bocciatura in Europa, Allegri lo inserisce finalmente dal primo minuto. A causa del turnover, obbligato visti i tanti impegni ravvicinati che seguiranno, l'allenatore toscano cambia modulo e si affida al 4-3-1-2. Buffon sarà della partita, quindi niente spazio per Neto. In difesa ancora una volta escluso Rugani, sulla fascia destra agirà uno tra Sturaro, adattato "alla Florenzi", e Padoin, centrali Bonucci e Chiellini con l'infaticabile Barzagli a riposo, a sinistra agirà nuovamente Alex Sandro. Il trio di centrocampo sarà composto da Hernanes nel ruolo di regista al posto di Marchisio, Lemina scalpita per sostituire Khedira mentre Pogba rimane nel suo habitat naturale. Pereyra torna nel ruolo di trequartista, anche se potrebbe ricoprire anche la veste di ala pura, come nei tempi di Udine, affiancato da Dybala prima punta e Morata a sinistra, con Zaza e Mandzukic pronti a farlo rifiatare.

L'Atalanta non si snatura. Colantuono gioca all'attacco per i tre punti e conferma il suo 4-3-3: in porta a neutralizzare i tiri avversari ci penserà Marco Sportiello, giovane protagonista della sfida della stagione scorsa. In difesa agiranno Bellini sulla destra, Toloi e Paletta centrali e Dramè, che ha già segnato alla Juve con la maglia del Chievo, sulla sinistra. Il centrocampo sarà composto da Grassi, Cigarini e un sorprendente De Roon, in attacco invece Maxi Moralez e "El Papu" Gomez dalle sette vite affiancheranno Pinilla. Indisponibile per un problema al ginocchio l'ex Estigarribia.