La Juve si sta ritrovando, dopo un inizio difficile. Un percorso cominciato dalla Champions League, competizione nella quale i bianconeri hanno mostrato le cose di gran lunga migliori della stagione. Stasera i bianconeri attendono il Borussia Moenchengladbach per giocarsi una buona fetta di qualificazione: vincendo, l'ipoteca sul posto agli ottavi si farebbe importante. Lo sa anche Massimiliano Allegri, che nella conferenza stampa della vigilia ha chiesto attenzione ai suoi: "È una partita decisiva, ma solo se vinciamo. Bisogna giocarla come se fosse una partita secca, se sottovalutiamo il Borussia vuol dire che non abbiamo la maturità da grande squadra".

Come detto, la Juve migliora passo dopo passo, anche il tecnico se n'è reso conto: "La condizione fisica generale è in crescita. Sarà più complicata del Siviglia: i tedeschi sono reduci da un trend positivo, si sono ricompattati. È cambiato lo spirito, i risultati, c'è stato uno scossone positivo. La squadra si è ritrovata, la qualità non è mai mancata. Abbiamo tutto il tempo per portarla a casa, evitando complicazioni. Con una vittoria ruberemmo qualche punto alle altre. In campionato siamo in ritardo, domanica sera la nostra è stata una prestazione importante anche se un punto ha cambiato poco la classifica. Per rimontare bisogna cominciare a vincere".

Chi per ora stenta a crescere invece è Paul Pogba, ancora un po' titubante nella nuova stagione: "Nel primo tempo non ha giocato bene, nella ripresa meglio. Si deve ritrovare e fare le cose semplici e quello che sa fare lui. È un giocatore che ci deve dare molto, ma da lui pretendo molto. Pallone d'oro in prospettiva? Ha tanti margini, deve mettersi in discussione per cercare di migliorare".

In ogni caso, il francese sarà titolare in mezzo al campo, insieme anche ad altri che ha dato Allegri, ovvero la difesa, mentre ci sono ancora dubbi sull'attacco: "Giocano Barzagli Bonucci, Chiellini e Buffon. Mandzukic? Sta meglio, ma non ha i 90 minuti nelle gambe. Morata è in crescita, Zaza sta bene, Dybala ha qualità straordinarie ma deve crescere in modo sereno, come Morata l'anno scorso".

E poi: "Cuadrado sta facendo molto bene, ma deve determinare di più le partite. Khedira? Basta vederlo in campo: a livello tecnico e tattico è tra i migliori in Europa. A Milano ha fatto una partita straordinaria, insieme a Barzagli. Sbaglia poco, è sempre nel posto giusto. Rugani? Deve aspettare il suo momento". Ma cosa manca per fare il salto? "Non ci manca la cattiveria: le partite si vincono con intensità e non con le risse. Bisogna migliorare nell'ultimo passaggio e nelle conclusioni a rete. Un esempio: A San Siro Khedira ha tirato benissimo di piatto, ma ha colpito il palo, era l'unico modo per fare gol".

Dice la sua anche Sami Khedira, che si è presentato insieme al suo allenatore: "A San Siro abbiamo dominato nel secondo tempo, potevamo sfruttare meglio alcune occasioni ma abbiamo concesso poco e ci troviamo sempre meglio a giocare insieme. Proveremo a trovare il ritmo, con tutti i giocatori in forma possiamo toglierci grandi soddisfazioni. Pogba? Per me è un onore giocare con lui. È un giocatore fantastico, tutti vorrebbero avere le sue capacità. Un consiglio? Tenere la testa sulle spalle e rimanere concentrato, senza crearsi preoccupazioni. Per me sarà particolare affrontare una squadra tedesca, ma sono tre punti, importanti, per passare il girone. Le difficoltà a inizio stagione? Dopo alcune partenze illustri c'è stato bisogno di ricalibrare tutto, non è stato facile per l'allenatore. Abbiamo superato le prime difficoltà, ora possiamo solo migliorare".