La Juve batte un colpo in casa anche in campionato: dopo lo spavento iniziale causato dal gol di Mounier, i bianconeri ribaltano il punteggio nella gara casalinga contro il Bologna e portano a casa tre punti vitali per sicurezza e fiducia. Il punteggio finale di 3-1 non legittima ancora una volta quanto visto in campo, perchè per quanto creato la squadra di Allegri avrebbe potuto segnarne un altro paio. Protagonista assoluto è Alvaro Morata: un gol, un assist (per Khedira) e e un rigore procurato, realizzato da Paulo Dybala, a segno per la terza volta in campionato. Una vittoria preziosa, che permette ai bianconeri di affrontare la pausa per le nazionali con tranquillità e prepararsi al meglio per la sfida di San Siro con l'Inter il 18 ottobre. Bologna che non ingrana, ma non sono queste le sfide che la squadra di Rossi deve vincere.
Allegri ripropone lo stesso undici che ha benissimo figurato contro il Siviglia, puntando ancora sul 4-3-3 tramutabile in 3-5-2 con Barzagli uomo chiave per il cambiamento, mentre Evra copre la fascia sinistra. Cuadrado sulla destra parte avanzato ma rientra ad aiutare, con Morata e Dybala a completare l’attacco. In mezzo Pogba, Hernanes e Khedira. Bologna che propone il classico 4-2-3-1 con Rizzo che rientra dalla squalifica e si piazza in mezzo al campo con Brienza e Mounier alle spalle di Destro, mentre a centrocampo trovano spazio Pulgar e il giovanissimo Diawara. Rientra Gastaldello in difesa, rileva Rossettini e fa coppia con Oikonomou, con Ferrari e Masina larghi a completare la linea a quattro di fronte a Mirante.
La Juve comincia molto meglio e crea immediatamente un paio di occasioni, un buon assist di Dybala dopo un tunnel con Cuadrado anticipato di poco e una discesa di Morata sulla sinistra che egoisticamente non serve al centro sempre il colombiano preferendo il tiro in porta. La beffa arriva prestissimo: Mounier dopo cinque minuti riceve un lancio lungo e gira di prima in area trovando un Buffon non perfetto e il gol del vantaggio. Morata a tu per tu con Mirante potrebbe pareggiare subito, ma non inquadra la porta. I bianconeri restano in controllo della gara e continuano a rendersi pericolosi per tutto il primo quarto d’ora, prima di calare, soprattutto negli ultimi 16 metri.
L’accelerazione data al 32’ spezza però in due la difesa del Bologna: Khedira a destra si ritrova solo e con spazio, il suo cross basso subisce una deviazione e si alza, finendo sulla testa di Alvaro Morata, piazzato in mezzo all’area e pronto a mettere in rete l’1-1 tutto solo. Il gol rappresenta un’ulteriore iniezione di fiducia per i bianconeri, le quali offensive non diminuiscono, specialmente dalla destra con Cuadrado che continua a spingere come un forsennato. La gara si incattivisce anche nel finale di primo tempo, il Bologna comincia a contrastare duro e Celi si vede costretto a estrarre tre gialli nell’arco di pochi minuti.
Ancora la velocità del colombiano sposta gli equilibri dopo 50 secondi nella ripresa: bruciato Gastaldello (che subito dopo esce per un problema fisico, sostituito da Rossettini) sull’assist di Khedira e palla al centro verso Morata che incredibilmente calcia a lato. La difesa del Bologna comincia a sbandare e Ferrari ingenuamente trattiene Morata a centro area, impedendogli di arrivare su un cross di Barzagli: Celi indica il dischetto e Dybala esegue perfettamente spiazzando Mirante con precisione chirurgica.
La squadra di Rossi è costretta a sbilanciarsi e lascia ampi spazi alle ripartenze bianconere: buonissima quella che all’ora di gioco permette a Morata di dribblare e calciare col sinistro, trovando pronto il portiere del Bologna. L’asse tra lo spagnolo e Khedira colpisce ancora al 63’, dopo che i due erano stati protagonisti del gol del vantaggio, ma stavolta a parti invertite, perché è lo spagnolo a crossare dalla sinistra per il tedesco che di testa incrocia e batte Mirante.
Forte del doppio vantaggio, la Juve acquisisce sicurezza e gioca più sul velluto, andando anche vicina al quarto gol con un mancino di Dybala che vien respinto. Allegri concede riposo a Hernanes e Morata, inserendo Lemina e Zaza al loro posto. Il ritmo scende, i bianconeri si preoccupano più di gestire che di affondare, ma ci provano comunque, anche se con meno insistenza come detto: Zaza si procura una buonissima punizione dal limite che batte Pogba, alta non di molto. Il finale è solo per l'ovazione di Asamoah, che torna in campo dopo tantissimi problemi fisici. Festa sugli spalti, sorrisi in campo. La Juve torna a vincere anche in campionato.