Dr Jekyll e Mr Hyde. E’ questo il riferimento letterario più adatto per descrivere lo status attuale della Juventus. Bella nelle notti di Champions, con un 2-1 rifilato in casa del Manchester City, tanto straordinario da far andare in paranoia la squadra di Pellegrini, e il 2-0 maturato in casa mercoledì scorso dopo aver matato i tori di Siviglia. Bruttissima nelle gare di campionato, con soli 5 punti in 6 partite, poca determinazione e molta confusione tattica e mentale. A cosa sia dovuto questa dicotomia non si sa ancora, ma una cosa è certa, in Italia bisogna cambiare ruolino di marcia pedalando a testa bassa, perché i dati che arrivano dalla classifica e dalle prestazioni  sono per lo più scadenti e preoccupanti. Nel posticipo al sapore di aperitivo delle ore 18.00 sarà il Bologna a cercare di fare un “tortellino” alla Juventus. Emiliani che arrivano allo Stadium con due punti in meno dei padroni di casa, risultato di una vittoria di misura contro il Frosinone e ben 5 sconfitte. Un ritorno in A non trionfale quindi per i rossoblù che devono ritrovare credibilità e soprattutto quei punti che garantirebbero di rimanere a galla e non essere risucchiati in quel vortice chiamato retrocessione in un campionato che in questo avvio sta regalando molte sorprese e poche certezze anche tra le outsider.

Partita che appartiene alla tradizione calcistica italiana: ben 68 i precedenti tra le due compagini: 38 volte sono stati i bianconeri ad avere la meglio, contro le 5 dei felsinei, 25 invece i pareggi. L’ultima vittoria dei bianconeri, ottenuta di misura per 1-0, risale al 19 Aprile 2014, anno della retrocessione degli emiliani. In una partita in cui gli ospiti giocano sulla difensiva, come quasi tutte le compagini allo Stadium in quell’annata, è Pogba a sbloccare il risultato con un destro secco dal limite dell’area. Il francese aveva già segnato un gol decisivo al 92’ proprio contro i rossoblù l’anno precedente firmando il 2-1. Ad arbitrare il match sarà Celi di Bari, un vero totem per i bianconeri:  in quattro precedenti hanno sempre portato a casa i tre punti.

Allegri punta finalmente sulla continuità e schiera in campo la stessa formazione che è scesa in campo mercoledì sera contro il Siviglia, si va di 4-3-3. In porta ci sarà Buffon, che nonostante non sia stato  inserito nei  59 per il Pallone d’oro rimane sempre una sicurezza,  in difesa ancora Barzagli terzino destro per sopperire alle assenze di Lichtsteiner e Caceres, per il 34enne una prova eccezionale contro gli spagnoli, dopo aver bevuto l’elisir di lunga vita. Centrali Bonucci e Chiellini, a sinistra agirà ancora Evra con il neo acquisto Alex Sandro che scalpita per un’occasione. Emergenza a centrocampo: oltre a Marchisio, che tornerà contro l’Inter, il mister toscano deve sopperire alle assenze dell’ultimo minuto di Sturaro e Pereyra, non convocati per un affaticamento muscolare, al contrario del rientrante Asamoah. Trio di centrocampo obbligato quindi con Hernanes , che in Champions ha offerto una prova completamente differente da quella contro il Napoli, in cabina di regia, Pogba e Khedira a supporto, con Lemina in panca. Nei tre d’attacco spazio a Cuadrado a destra, l’unica nota mai stonata in questo inizio di stagione, Dybala al centro e Morata a sinistra.

In casa Bologna, che ieri ha festeggiato il suo compleanno, Delio Rossi dovrà preparare un bel regalo senza l’aiuto di Taider, l’ex Giaccherini e Donsah, non convocati. Spazio quindi al 4-3-3 con il portiere scuola Juve Mirante, in difesa Ferrari coprirà la fascia destra, Oikonomou al centro con l’ex Samp Gastaldello che se la gioca con Rossettini, a sinistra invece ci sarà Masina. A centrocampo sarà Rizzo a sostituire Taider, affiancato da Pulgar e dal Guineano classe 97 Diawara.  Nel tridente d’attacco sarà il sempreverde Franco Brienza ad agire sulla destra, con la rivelazione Mounier, che ha già all’attivo due gol, a sinistra. A cercare di imporsi nell’area avversaria ci penserà Mattia Destro, in un inizio di stagione tutt’altro che esaltante.