La viola ancora inebriata dalla impressionante prestazione di San Siro vola in Portogallo, terra natìa del suo allenatore Paulo Sousa, con l'intento di riscattare la brutta sconfitta interna della prima giornata della fase a gironi di Europa League contro il Basilea. La Fiorentina riparte dal Belenenses, squadra di certo non temibile come gli svizzeri, ma pur sempre temibile. Dopo il pareggio a reti inviolate sul campo del Lech Poznan, i portoghesi si giocano tutte le loro carte nel match di stasera (ore 19), davanti ai loro tifosi, dove finora non hanno mai fallito nei turni preliminari.
Partita dunque che la Fiorentina non può assolutamente sbagliare se non vuole complicare il proprio cammino in Europa League. Anche per questo motivo Paulo Sousa sembra orientato a schierare una formazione che possa dare molte più certezze rispetto ad un turnover che lo farebbe rischiare maggiormente. Tuttavia, ci saranno alcuni cambi rispetto all'undici visto a San Siro: Sousa potrebbe riservare almeno tre sorprese, quattro se consideriamo anche il modulo visto che sembra orientato a schierare inizialmente il 3-5-2.
L'aria di Coppa non ha giovato, fin qui, al giovane Sepe, protagonista in negativo al Franchi nella prima uscita. Non è da escludere un utilizzo di Tatarusanu dal primo minuto, anche se il portiere napoletano ex Empoli resta in vantaggio. L'allenatore portoghese fa i conti con le defezioni in difesa e la linea difensiva dovrebbe essere composta da Tomovic, Astori e Alonso centrale (soluzione vista in casa contro il Genoa). Nella mediana a cinque, a destra giocherà l'ex Borussia Kuba, mentre Bernardeschi dovrebbe partire dalla parte opposta. Al centro Matias Fernandez spalleggerà Mario Suarez e uno tra Verdù, Borja Valero e Vecino, con l'iberico che parte favorito. In attacco spazio nuovamente a Pepito Rossi e Babacar, con quest'ultimo che ha convinto maggiormente rispetto all'ex Parma e Manchester, che cerca ancora la migliore condizione dopo l'infortunio.
Le probabili formazioni
Belenenses (4-4-2): Ventura; Amorim, Tonel, Brandao, Geraldes; Rosa, Sousa, Pinto, Martins; Sturgeon, Leal. All.: Sa Pinto.
Fiorentina (3-5-2): Sepe; Tomovic, Astori, Alonso; Kuba, Borja Valero, Matias Fernandez, Mario Suarez, Bernardeschi; Rossi, Babacar. All.: Sousa.
Le parole degli allenatori
Sa Pinto ha parlato in conferenza stampa in vista della partita tra il suo Belenenses e la Fiorentina: "Hanno obiettivi diversi dai nostri, la Fiorentina è una grande in Europa e ha grande qualità. Dico ai miei giocatori che la storia è già stata fatta perché in 96 anni di storia siamo arrivati in EL, dobbiamo mantenere la nostra gioia e la nostra voglia di giocare. Aspettiamo un avversario molto forte e proveremo a fermarli. Speriamo che domani la Fiorentina non abbia una giornata positiva come contro l'Inter. Siamo arrivati fino a qui grazie alla parola 'credere'. Dobbiamo essere poco emozionali e dobbiamo pensare in maniera lucida. Il valore delle due squadre lo conosciamo e speriamo che la Fiorentina domani non abbia un giorno fortunato, perché sappiamo che vogliono vincere ma noi dobbiamo fermarli".
Il successo sull'Inter, con relativo primato in classifica, non deve distogliere l'attenzione dalla corsa in Coppa, Sousa allonta il prossimo appuntamento con l'Atalanta e si concentra sull'imminente impegno. "I portoghesi sono una squadra aggressiva e organizzata. Dovremo essere concentrati al cento per cento. In questo momento è molto più importante questa sfida di Europa League che non l’impegno di domenica sera in campionato contro l’Atalanta. Dopo la sconfitta casalinga nella prima gara del girone contro il Basilea non possiamo più permetterci passaggi a vuoto". I maggiori problemi nel reparto arretrato. Gonzalo Rodriguez deve scontare il turno di squalifica, Pasqual è out per infortunio. Data la condizione non ottimale di Roncaglia, possibile una difesa a tre, con Astori a centro e Tomovic e Alonso a completare la linea. "Roncaglia sta meglio ma dobbiamo stare attenti a non metterlo a rischio. Deciderò prima della partita". In chiusura, il tecnico analizza il momento. Determinante il controllo delle situazioni, la Fiorentina deve gestire questa ventata di "popolarità": "Aumentano le mie responsabilità. Nei momenti belli il rischio è quello di perdere tensione. Se commetti un simile errore sei fregato".