Juventus-Frosinone è quella classica partita che, sulla sponda bianconera, se la vinci non la noterebbe nessuno, quasi fosse ordinaria amministrazione, mentre se la pareggi o perdi ti rialzeresti con il morale a zero e gli sfottò per un mese di amici e colleghi. Da parte dei gialloblù invece una vittoria o un pareggio potrebbe significare la svolta, quei punti che non sono ancora arrivati dopo tre giornate ma varrebbero oro, una rampa di lancio  per il cammino verso la salvezza. In casa Juve è arrivato il momento di tirare le somme, di seminare quanto raccolto in questo periodo di transizione, non c'è più spazio per le scuse o le attese, quello che conta è soltanto vincere. In casa Frosinone invece le partite decisive saranno sicuramente altre, stasera bisogna soltanto scendere in campo senza timori, buttando il cuore oltre l'ostacolo, o la va, o la spacca. Insomma, per una la partita della vita, per l'altro la partita che la vita te la cambia. Questa è Juventus-Frosinone.

Il precedente è unico e inimitabile. E' il 28 Ottobre 2006, l'anno del gol a giro di Fabio Grosso contro la Germania e del "Il cielo è azzurro sopra Berlino", ma è anche l'anno di Calciopoli e di quel processo che ha spedito i bianconeri a farsi le ossa in Serie B. E' qui che alla nona giornata la Juventus sfida all'Olimpico di Torino per la prima volta il Frosinone. La partita finisce 1-0, decide il gol numero 200 con la Vecchia Signora di Alessandro Del Piero: tiro di Nedved di potenza che si stampa sul palo, Trezeguet lascia al capitano che al volo non sbaglia e insacca. L'attuale allenatore dei ciociari, Roberto Stellone, contro i bianconeri ha però un bel ricordo: il suo primo gol da calciatore nella massima serie, depositato in rete quando vestiva la casacca del Napoli. Arbitrerà il signor Cervellera di Taranto, assistito da Padovan e Tegoni.

Allo Stadium Allegri va di 4-3-1-2 un po' per necessità e un po' per applicare un turn-over soft in vista della gara di Sabato prossimo al San Paolo contro il Napoli. A difendere i pali ci sarà a sorpresa Neto per dar fiato a Buffon, anche se nelle ultime uscite segnargli era diventato più difficile che giocare a Twister con mister Fantastic.  Sulla fascia destra spazio a Lichtsteiner, al centro Barzagli sostituirà Chiellini e verrà affiancato da Bonucci, ancora fuori quindi il giovane Rugani. Sull'out sinistro invece possibilità per Alex Sandro, che ha convinto dopo l'ottima prova contro il Chievo. A centrocampo invece agiranno il mastino Lemina e Pogba che deve recuperare brillantezza, coordinati in cabina di regia da Hernanes. Sulla trequarti spazio al Tucumano Pereyra, in formissima nella partita di Genova, che supporterà le due punte Dybala, e Zaza, che finalmente avrà l'occasione di mostrare ai tifosi e all'allenatore il proprio valore. scelta obbligata dopo gli infortuni di Morata e Mandzukic.

Stellone invece non scopre le sue carte, probabile un 4-4-2 con Leali, portiere scuola Juve, tra i pali. In difesa agiranno Rosi, una delle poche note positive di questo inizio di campionato, sulla destra, Diakitè e Blanchard centrali e Crivello o Pavlovic sulla sinistra. Sugli esterni spazio a Frara e Paganini, con Daniele Verde pronto ad insidiare quest'ultimo. Il centrocampo si completa con Chisbah, anche lui giovane ex Juve, e Gori. In attacco si affiancheranno Ciofani e Tonev, anche se quest'ultimo potrebbe lasciar spazio a Soddimo.