Aprire un nuovo capitolo, scrivere una nuova storia. Chiudere con il passato recente, pensare ai mesi addietro. Sembrerebbe una partita qualunque, quelle che guardi con disinteresse perché pensi che il risultato sia già scritto. Ma quella questa sera non sarà soltanto una semplice partita, è molto di più, è la partita del riscatto in casa Juventus. Lasciarsi alle spalle le sconfitte contro Udinese e Roma, dimenticarsi che nessuno era partito così male nella storia bianconera, ma essere consapevoli che nessuno è mai riuscito a vincere lo scudetto con zero punti dopo le prime due giornate e vendere l’anima per sfatare il tabù.  Dall’altra parte c’è il Chievo. Quella squadra che ogni estate è ritenuta sempre una possibile pretendente alla retrocessione e puntualmente a fine campionato è in zona salvezza. Quella squadra che lavora in silenzio, con umiltà e sacrificio. Non è dedita alle chiassose proteste, alle promesse non mantenute, è sempre lì, pronta a sorprendere. E’ la cenerentola di questo inizio di campionato, con bottino pieno, solo un gol subito e quattro gol rifilati alla Lazio. Non va a Torino come fortino inespugnabile, ma per dimostrare che è tra le grandi, per mettere in luce il proprio valore. Questo è Juventus-Chievo.

Quello dello scorso anno è stato il match di Paul Pogba, il giovane talento che deve ritrovare la strada per il successo, la consacrazione definitiva, l’esplosione della propria maestria. Al minuto 60 al limite dell’area con una finta ubriacante manda a vuoto gli avversari, tira un missile che si insacca nella porta di Bizzarri che nulla può. Slalom incredibile in mezzo a quattro avversari, quando la palla sembra persa ne esce fuori con una classe divina. Al 70’ stoppa al volo in area in un fazzoletto, conclude di controbalzo e Bizzarri respinge come può, ma Lichtsteiner è pronto al tap-in del 2-0 che chiude la partita.  Molti si chiedono dove sia finito quel Paul Pogba, quel fuoriclasse con la voglia di stupire ogni giorno di più: è arrivato il momento di porre fine a questo quesito. I precedenti vanno incontro ai bianconeri: i clivensi non ottengono punti a Torino dal 03 Marzo 2012, quando la Juve del primo Conte soffriva di “pareggite”. Inoltre negli ultimi dieci incontri sette volte la partita è terminata con due o più palle messe in rete, lo spettacolo è garantito.

Il match, in programma alle 20:45, verrà arbitrato da Marco Guida di Torre Annunziata. La Juventus ritrova il 4-3-1-2, il preferito del mister Massimiliano Allegri, e abbandona quindi lo sfortunato 3-5-2, con il quale ha ottenuto pessimi risultati nelle ultime uscite. A difendere i pali ci sarà Buffon, in difesa spazio a Lichtsteiner sulla destra, Barzagli e Bonucci centrali e il debutto di Alex Sandro sulla sinistra. In cabina di regia torna Marchisio dopo l’infortunio, a sostegno Pogba e uno tra Sturaro e Pereyra, anche se potrebbe essere adattato a sorpresa il neo acquisto Cuadrado. Sulla trequarti esordio anche per Hernanes che avrà il compito di regalare assist ai compagni d’attacco Morata e Dybala, con Mandzukic preservato per la gara di Champions di martedì contro il Manchester City.

Maran invece dovrebbe riconfermare gli undici che hanno annientato i biancocelesti nello scorso turno: 4-4-1-1 per i gialloblu con Bizzarri in porta, Frey sulla destra, Gamberini e non Dainelli accompagnerà al centro Cesar, mentre sulla sinistra agirà Gobbi. Sulla fascia destra confermato Castro, protagonista di questo inizio di campionato, ad affiancarlo Rigoni ed Hetemaj centrali e  Birsa sulla sinistra. Ancora una volta escluso Mpoku, alle spalle del bomber sempreverde Paloschi, arrivato già a quota 3 gol, agirà Riccardo Meggiorini, anche lui in splendida forma con due gol e due assist all’attivo.