Fino a qualche anno fa era sinonimo di lotta per un piazzamento in Champions. Oggi la distanza tra Lazio e Udinese è aumentata, con i biancocelesti che la stagione scorsa hanno finalmente festeggiato l'accesso ai playoff (poi conclusosi come sappiamo), mentre i bianconeri hanno arrancato verso la salvezza.

Domenica la squadra di Colantuono cercherà di riportare la sfida ai vecchi verdetti, quando i friulani erano le vere bestie nere per le aquile. Anche se non sarà facile in trasferta, in uno stadio Olimpico che comunque ha visto gli ospiti trionfare l'ultima volta a Roma. 

In più, i laziali tornano in campo dopo la maxi-sconfitta contro il Chievo prima della pausa per le Nazionali, dove ha subito ben 4 reti. Ma anche l'Udinese non arriva in piena forma: l'ultima partita, contro il Palermo, infatti, ha mostrato una squadra troppo facile in difesa.

Il Cola punterà ancora una volta sul 3-5-2, con Di Natale preferito al colombiano Zapata, che farà coppia in attacco con Thererau. Nulla di nuovo, quindi, anche per quanto riguarda il centrocampo: sugli esterni ci saranno Edenilson e forse Widmer, in ballottagio con Adnan. Difesa con Hertaux, Danilo e Piris.

Servirà non concedere spazi e vigilare in difesa, per impedire che il 4-3-3 di Pioli possa far male. Anche perché domenica, alle 18, scenderà in campo da titolare il neoacquisto Matri, attaccante che di testa ha sempre mostrato grandi doti. E Keita partirà dalla panchina, asso nella maica che potrebbe mettere in crisi i bianconeri nei contropiedi.

Sarà sicuramente una sfida di velocità, anche perché l'ex della serata sarà un certo Basta, vera e propria “furia bionda” nella propria fascia. E tra gli ex friulani figura anche Candreva, mai entrato in buoni rapporti a Udine ed esploso lontano dal Friuli.

L'amaro in bocca per i laziali di non scendere in campo anche loro la settimana dopo in Champions, come invece faranno i cugini giallorossi, sarà acceso e cercheranno “vendetta” per la mancata partecipazione ai gironi. L'Udinese dovrà invece riscattarsi dalla sconfitta con il Palermo, concretizzando tutto il gioco sprecato nella seconda giornata.