Era la serata dello Stadio Friuli ed i tifosi hanno risposto alla grande al richiamo della società che per questo grande avvenimento ha concesso l'ingresso libero a tutti, tanto che addirittura in molti sono rimasti fuori.

In realtà già nel pomeriggio, a porte chiuse, l'Udinese aveva affrontato l'Al Hilal, vincendo 1-0 grazie al solito Di Natale che di fatto ha inaugurato la stagione e il nuovo impianto con un gran gol su punizione al 2' minuto, senza entusiasmare troppo. Nell'occasione Colantuono ha schierato la seguente formazione: Karnezis; Heurtaux, Neuton, Wague (Lucas Evangelista); Widmer, Kone, Merkel (Battocchio), Pinzi (Iturra), Faraoni (Ali Adnan); Di Natale (Perica), Thereau.

La festa invece è stata rovinata dalla sconfitta in serata ad opera di un'ottima Spal, di fronte ad una tribuna esaurita in ogni ordine di posto, grazie ad un gol di Castagnetti.

Colantuono per questa seconda gara ha schierato la seguente formazione: Scuffet; Piris, Danilo, Domizzi; Edenilson, Bruno Fernandes, Guilherme, Badu, Pasquale; Aguirre, Duvàn Zapata, mentre la Spal: Contini, Lazzari (Mora), Ceccaroni (Giani), Castagnetti, Silvestri (Capezzani), Cottafava, Beghetto, Gentile (Ferri), Zigoni (Cellini), Bellemo (Posocco), Finotto. A disp: Branduani, Ferri, Germinale, Pierfederici. All. Semplici

Imballata, senza gioco, prevedibile e seppur alcune occasioni per andare a segno ci sono state, le sensazioni non sono state affatto positive in casa Udinese. Ok il calcio d'agosto, ok la preparazione, ma con tutto il rispetto per la Spal, squadra di lega pro, l'Udinese non avrebbe dovuto perdere. Cadere nella banalità di cercare giustificazioni è un grave errore, bisogna valutare la gara per quello che è stata, e a molti è sembrata la fotocopia di tante altre già viste nella passata stagione. Comprensibile la delusione e la preocupazione dei tifosi, che seppur in una giornata di festa, nella quale hanno sostenuto la squadra fino a fine gara, al triplice fischio dell'arbitro hanno manifestato il loro disappunto con sonori fischi. 

Un gesto forte, che non ha rovinato la serata ma ha messo società, tecnico e giocatori di fronte alle proprie responsabilità. Il solo Domizzi, capitano nell'occasione, si è scusato per la sconfitta, ritenendo giusti i fischi ricevuti, chiedendo altresì di non paragonare la scorsa stagione con quella in corso, di non farsi influenzare nei giudizi.

Ma come si fa, se la squadra è praticamente la stessa ?