“In quattro anni si è vinto tanto, ora si riparte da zero. Parlare in questo momento di mercato non ha senso, dobbiamo pensare solo al primo obiettivo importante della stagione”. Con queste parole Massimiliano Allegri, allenatore al secondo anno sulla panchina della Juventus, ha fatto il suo esordio nella conferenza stampa che precede la sfida di sabato (ore 14 italiane) con la Lazio, valevole per la Supercoppa italiana del 2015. Andiamo a scoprire le altre parole del tecnico toscano e del capitano Gianluigi Buffon ai microfoni dei giornalisti presenti a Shanghai.
Infortuni e condizione fisica - "Mi spiace che Chiellini, Khedira e Morata non possano giocare la finale. Rimaniamo sereni, aspettiamo il loro recupero. Barzagli oggi lavorerà con la squadra, poi deciderò il modulo. La cosa più importante sarà giocare una buona gara. Dobbiamo pensare che possa durare anche 120' come successo il 20/5. Siamo comunque in una buona condizione fisica”.
Nuovi arrivi e attacco competitivi - “I giocatori che sono andati via? I giocatori passano, così come gli allenatori, ed è stata una loro scelta. La società ha fatto un buon lavoro portando giovani importanti. Lo zoccolo duro è rimasto. Dybala ha ottime qualità come Zaza e Rugani. Mandzukic è di caratura europea. E poi Coman può fare bene. Davanti ho un parco attaccanti notevole e Llorente nei momenti decisivi della stagione è stato importante”.
Pogba nuovo ‘numero 10’ - “Paul ha chiesto la 10 e avrà più responsabilità, vestire quel numero non è facile. Non sarà semplice indossare la maglia numero 10 perché l'hanno indossata i più grandi giocatori della Juventus. Credo che il ruolo di Pogba sia la mezz’ala e magari tra qualche anno finirà per giocare davanti alla difesa”.
Critiche sulla data di inizio ritiro - “Dovevamo iniziare per forza il 20, perché i Nazionali hanno smesso il 16. I ragazzi non sono macchine”.
Le parole di Buffon - “In un’annata come questa ci sono tanti stimoli per non avere rimpianti alla fine. Abbiamo cambiato l’ossatura della squadra, rinnovando e ringiovanendo. Non è un alibi, ma qualche problema in più potrebbe esserci. Rinnovandoci dal punto di vista tecnico non c’è grande differenza. Per trovare l'amalgama ideale servirà un po' di tempo. Giocare a tre o a quattro? Non importa. Non è il modulo a determinare il risultato, ma altri fattori”.