È stato uno dei pilastri della Juventus di Conte, lo è e lo sarà di quella di Allegri fino al 2020: Leonardo Bonucci, difensore della nazionale italiana, ha rinnovato il suo contratto con i campioni d’Italia in carica, firmando un accordo che lo legherà ai bianconeri per i prossimi cinque anni, in cui andrà a percepire 3,5 milioni di euro a stagione. Andiamo a scoprire le sue parole e quelle del presidente Andrea Agnelli nella conferenza stampa dedicata al rinnovo contrattuale del numero 19 della Juventus.
Un nuovo ciclo - "Grazie a tutti, dallo staff alla dirigenza, fino ai tifosi. Questo rinnovo gratifica quanto fatto in questi primi 5 anni. Il primo anno è stato difficile. È stato un anno di transizione, ma poi ho fatto un percorso parallelo con la storia della società. Ora è una grande responsabilità per me, sono a disposizione della squadra, anche dei nuovi. Mi metto alla pari di tutti, metto a disposizione la mia esperienza. Vincere è sempre l'obiettivo della Juventus. Abbiamo mantenuto lo zoccolo duro. Si mette un punto su un ciclo vincente e ora ne cominciamo un altro".
Il caso Nainggolan - "Le parole di Radja? Grande rispetto, ma io ho vinto per quattro anni e posso dirgli che ho goduto tanto".
Avversarie più competitive - "Le nostre avversarie si sono tutte rinforzate. Alcune di loro continueranno negli acquisti per alzare ulteriormente il livello, la prima avversaria però siamo noi stessi. Per onorare questa maglia devi vincere, farlo per 4 anni era difficile, per 5 lo sarà ancora di più. Questo cambio voluto dalla società però ci aiuta".
Programmazione e ricordi - "Alla Juventus c'è una programmazione lungimirante. Come c'è stato l'acquisto di Bonucci nel 2010, ora c'è stata la necessità di un ricambio generazionale. Rugani? Lui rappresenta il difensore del futuro e della Nazionale italiana. Ricordo più brutto del primo anno? I fischi all'Olimpico dopo il 2-2 col Catania. Il più bello? Ce ne sono stati tanti negli ultimi 4 anni, il più bello il gol alla Roma nel 3-2 dello scorso anno".
Le parole del presidente Agnelli - "Con Leo abbiamo condiviso tutti i 5 anni della mia presidenza, l'ho visto crescere ed è stato un piacere. La finale di Champions ha dato una grande soddisfazione, ma ha lasciato l'amaro in bocca. Chi fa parte di questo gruppo sa di avere una grande visibilità internazionale. Iniziamo un nuovo quinquennio adesso. Prima dei 30 anni Bonucci avrà la possibilità di finire al museo e questo se lo è guadagnato. Adesso è importante vedere come saprà far crescere i nuovi, avranno tutti maggiori obblighi. Lui sarà una persona che i ragazzi nuovi guarderanno per capire come arrivare ai grandi successi. Questa è la conferma della linea Juventus, che punta da sempre sui blocchi azzurri. Gli italiani sono determinanti per noi, ora guardiamo anche oltre con i nuovi giovani arrivi. È un attestato di consapevolezza per Leo, ora deve saper prendere la squadra per mano e portare la squadra ai risultati. È stato il secondo acquisto della mia gestione e, alla lunga, si è rivelato un grande acquisto".