È iniziata ufficialmente oggi la stagione della Juventus 2.0 targata Max Allegri. I calciatori, tra conferme e volti nuovi, sono arrivati tra ieri sera e questa mattina a Vinovo, dove rimarranno fino al 25 Luglio, giorno della prima amichevole estiva contro il Borussia Dortmund a San Gallo, in Svizzera. Momentaneamente l’unico assente è Marchisio, bloccato dalla febbre. Grande sorpresa al centro tecnico stamane: Andrea Pirlo, approdato proprio questa estate al New York City, ha fatto visita ai suoi ex compagni di squadra per augurare un anno pieno di successi, la società ha replicato sui social con un ringraziamento rinnovando l’ “in bocca al lupo” per la nuova esperienza in America.
La Juventus ha deciso così di inaugurare la nuova stagione con una conferenza stampa nel media center di Vinovo nella quale sono intervenuti il DG del club Beppe Marotta e il mister Massimiliano Allegri. Come nel poker, il direttore Marotta copre le sue carte ma con dei gesti enigmatici cerca di svelare le sue mosse. È fatta per Vidal al Bayern che offre al cileno un oneroso contratto quinquennale, il DG ne motiva la vendita: “Vidal, da me interpellato ancora prima di andare a Monaco e prima di confrontarmi con i dirigenti del Bayern, mi ha confermato la voglia di vivere un'esperienza diversa.” Marotta però tiene a precisare che la Juve non è una società venditrice e lascia partire i giocatori solo nel caso in cui questi mostrino la volontà di emigrare in nuovi lidi, come il caso di Tevez, tornato in Argentina per riabbracciare la propria terra natale, Pirlo e Ogbonna, che aveva bisogno di più continuità. Per lo stesso motivo Pogba è fuori dalla lista dei cedibili in questa sessione e nessun club si sarebbe affacciato in Corso Galileo Ferraris per trattare il talento francese. Affermazione quella di Marotta alquanto inesatta: va ricordata la visita di Braida, neo DS del Barcellona, che nel Giugno scorso approdò a Milano per pranzare con Marotta. Nel mercato in entrata il DS conferma le aspettative: “Dobbiamo completare la rosa e questo è il primo obiettivo che abbiamo in testa. Sicuramente dobbiamo fare il più in fretta possibile. Ora siamo alla ricerca di due pedine. Lo faremo cercando di metterle a disposizione il più in fretta possibile, ma dobbiamo farlo con molta oculatezza e con molta convinzione, considerando anche che certi obiettivi non sono facili da raggiungere, perchè non dipende da noi ma dalla volontà degli stessi giocatori o delle squadre che detengono i diritti sportivi. Non credo che a brevissimo riusciremo ad acquisire questo o quel giocatore". Ancora in bilico la lancetta Gotze/ Draxler, gli obiettivi numeri uno per la trequarti: dalle parole pronunciate penderebbe verso il primo, per il quale esprime ammirazione e ammette un sondaggio, nessun riferimento diretto invece al secondo, che però si identificherebbe nel “giocatore eclettico” che necessiterebbe l’undici titolare. Molto discutibili le parole su Alex Sandro, terzino sinistro del Porto vicinissimo ai bianconeri: “È un altro giocatore interessante ma non abbiamo approcciato una trattativa.”
Tornando al calcio giocato, Allegri ha fatto il punto della situazione sui nuovi acquisti, sottolineando il carisma e la forma del tedesco Khedira: “È arrivato Khedira, acquisto importante, pesante e carismatico che ha giocato cinque anni nel Real Madrid, Mandzukic che è un giocatore di grande livello europeo, sono arrivati dei giovani che hanno grandissime qualità.” Il mister toscano ha nel mirino Milano, città che che ospiterà la finale di Champions League nel 2016, e programma gli obiettivi della stagione, a partire dalla Supercoppa Italiana in programma a Shanghai l’8 Agosto contro la Lazio: “Quello che è stato fatto fino al 6 giugno di quest'anno fa parte ormai della storia. Oggi inizia una nuova stagione, abbiamo degli obiettivi importanti da raggiungere, difficili, le altre squadre si stanno rinforzando, la Juventus sta cambiando pelle. Abbiamo la possibilità di costruire una squadra che per quattro o cinque anni può primeggiare in Italia e soprattutto confermarsi in Europa, perchè credo che la finale di Champions dell'anno scorso non debba essere solamente un'eccezione, ma ci si debba confermare almeno tra le prime otto, deve diventare una regola. Migliorare noi stessi vuol dire giocare meglio, migliorare i singoli giocatori, mettersi in discussione e avere grandi motivazioni”. Allegri si guarda anche dietro e crede quest'anno le avversarie possano dare filo da torcere: Inter e Milan potrebbero ritornare a lottare per il tricolore dopo l’ottimo mercato che le sta vedendo protagoniste e che la Roma di Garcia punta a riconfermarsi.
Tante speranze, molte certezze in questo primo giorno di ritiro bianconero. Berlino è ormai alle spalle, c’è la consapevolezza di poter ritornare a calcare palcoscenici importanti, la sicurezza di non essere stata un’eccezione, che quella finale sia stato un punto da cui partire. Il filosofo greco Eraclito diceva che nulla permane tranne che il cambiamento: i giocatori cambieranno sempre casacca, ma la maglia resta e gli uomini di Allegri sono pronti ad onorarla.