Robin Van Persie, fresco di passaggio in Turchia al Fenerbahce, si è sfogato contro il suo ex allenatore e ct di nazionale, visibilmente risentito per l'addio alla British Premier League ed al Manchester United voluto proprio dal suo allenatore.
L'ex Arsenal e Red Devils lamenta una scarsa onestà da parte del mago olandese: "Conoscevo Louis come ct e, adesso, lo conosco anche come allenatore di club, c'è una bella differenza. Pensavo che dopo le vacanze sarei potuto ripartire da zero, ma non è stato così, ha cambiato idea nei miei confronti".
Una decisione, quella di Van Gaal, che Van Persie non riesce davvero a digerire in particolare alla luce del largo impiego nella stagione scorsa, che secondo l'ex Arsenal avrebbe minato in maniera determinante le sue condizioni fisiche: "Quando sono tornato dall'infortunio non è stata una lotta del tutto onesta, non ho potuto lottare per rientrare in squadra, questa opzione non mi è stata offerta. Il Mondiale è stato molto intenso per me, fisicamente e mentalmente. Forse avrei avuto bisogno di una settimana di vacanza in più durante la stagione. Fino a Natale invece giocavo tre partite in sei giorni, tutte per intero. Il mio tendine d'Achille era infiammato, ma ho continuato a giocare sotto infiltrazione per aiutare la squadra".
Quindi ha concluso dicendo: "Il mio infortunio era dovuto alla tanta stanchezza. Sir Alex Ferguson sapeva come gestire i propri giocatori, ma non tutti gli allenatori hanno la stessa competenza".