A tutto Dybala. La Juventus oggi ha presentato ufficialmente il nuovo attaccante argentino prelevato dal Palermo per una cifra vicina ai 40 milioni. Una trattativa chiusa da settimane, e ora a pochi giorni dal ritiro Dybala ha anche rilasciato le prime dichiarazioni ufficiali, in una conferenza stampa organizzata proprio allo Juventus Stadium. Tanti temi toccati, dalla pressione del prezzo al ruolo: la Joya è pronto a mettersi a disposizione di mister Allegri. Trequartista o attaccante è indifferente, l'importante è cominciare a vincere, motivo per cui ha scelto la Juventus. Di seguito tutti i temi trattati dall'argentino in conferenza stampa:

ETICHETTA DEL PREZZO - "Da quando sono in Italia si parla sempre dei soldi e non di come sono io e come mi trovo qua, è successo lo stesso a Palermo e ho dimostrato tanto, cercherò di fare lo stesso anche qua. Si tratta di una cifra alta, mi fa piacere sapere che la Juve ha speso tanto per me, vuol dire che crede in me"

DIFFERENZA TRA PALERMO E JUVE - "Sono qua da due giorni, sarà un cambio molto grande per la mia carriera, spero di poter crescere come giocatore e come persona e diventare un gran calciatore anche qua".

SENSAZIONI FINALE CHAMPIONS - "Quando sono arrivato lì e ho visto quello stadio è stato particolare, non avevo mai visto una partita di Champions, molto emozionante vedere la Juve in campo".

RUOLO - "Dovrò parlare con il mister per vedere cosa mi chiede lui, ho fatto trequartista, attaccante e punta. Con lui ho parlato, mi ha dato solo il benvenuto. La squadra la fa lui, si rispettano le sue decisioni e ci sono da giocare tre campionati, dobbiamo essere tutti pronti. Mi piace giocare dietro le punte, l'ho fatto spesso in Argentina. A Palermo ho fatto tutti i ruoli, Iachini l'anno scorso mi ha messo prima punta. Posso giocare qualsiasi ruolo".

IDOLI - "Riquelme e Ronaldinho erano due giocatori che mi piacevano tantissimo".

EREDITA' DI TEVEZ - "Quello che ha fatto Tevez qua è stato incredibile, ha vinto tantissimo, ha fatto tanti gol giocando due stagioni grandissime".

NUMERO DI MAGLIA - "Io ho giocato sempre con il 9 nella mia carriera, io ho fatto la mia scelta, ho preso il numero 21. L'hanno avuto dei giocatori importanti, penso sia un bel numero".

LA SCELTA DELLA JUVE - "Ho sempre pensato a lavorare per il futuro, quando mi han detto che la Juve mi voleva ho deciso subito. Mi piace sempre vincere, penso che questa sia la squadra perfetta per cominciare a vincere".

LA NAZIONALE - "Tutti abbiamo il sogno di arrivare in Nazionale, Messi continuerà a giocare perchè è il giocatore più forte del mondo e il suo posto è quello".

IMPRESA CHAMPIONS RIPETIBILE - "La Juve ha fatto un anno incredibile, peccato per la Champions. La cosa positiva è che si può fare ancora questo quest'anno, c'è una rosa forte che può fare quello che ha fatto".

LO SPAZIO - "L'esempio di Morata è giusto, quando è arrivato non è stato facile, arrivava da un altro paese, ma poi col tempo ha dimostrato di essere un grande calciatore e ha fatto tanti gol. Spero di fare come lui l'anno scorso, dare le soddisfazioni sarebbe molto importante".

COME MIGLIORARSI - "Il campionato italiano non è facile, quando sono stato qua è stato difficile adattarmi, poi sono cresciuto, è difficile per un attaccante. Io sono piccolo fisicamente, ma cercherò di dare il meglio nel mio ruolo e voglio continuare a crescere".

LA CONCORRENZA - "Ti fa stare sempre preparato se uno vuole giocare, avendo giocatori forti come quelli che ci sono già si è spinti a migliorare ulteriormente".

FUORI DAL CAMPO - "Sono un ragazzo tranquillo, mi piace stare con la mia famiglia e con i miei fratelli, non vado tanto in giro".

IL SOPRANNOME - "Quando ho cominciato a giocare in Argentina un giornalista mi chiamò La Joya, poi a Palermo Il piccirillo".