Il suo nome non appare mai, ne tanto meno viene mai tirato in ballo, ma un sms di Cristiano Doni basta e avanza per il pm Di Martino.
L'ex numero dieci dell'Atalanta in un messaggio scrive: "Mr lo sa" e non sa neppure dare una spiegazione a chi si riferisse. Era il 2011 alla vigilia di Crotone-Atalanta del campionato di serie B.
Certo, qualcosa di torbido c'è e l'avvocato di Colantuono, De Luca, ci tiene subito a precisare che "agli atti non esiste alcun elemento sul quale si possa fondare un'accusa nei confronti del mister", affermando inoltre che "vista la determinazione del PM, chiederemo al Gup, quanto prima, la possibilità di essere giudicati già in udienza preliminare attraverso il rito abbreviato, nella certezza più assoluta che a Stefano Colantuono non è attribuibile alcun elemento di responsabilità".
Una situazione che non lascerà certo sereno il tecnico romano e, nella speranza che tutto venga archiviato, c'è comunque il rischio che possa subire uno stop dai tre ai sei mesi o nella peggiore delle ipotesi fino a tre anni.
Ci si chiede, vista la delicata stagione che l'Udinese andrà ad affrontare, era proprio necessario ingaggiare un tecnico al centro di questa spiacevole situazione?
Certi della buona fede del mister, gli auguriamo siano altri i Doni che riceverà da questa stagione.