La UEFA ha ufficializzato il riassetto dell'ormai tanto famoso e discusso Fair Play finanziario. Lo strumento di controllo dei bilanci delle società di calcio europee ha rivoluzionato il calciomercato degli ultimi anni ed, ora fa un leggere passo indietro.

Nonostante le tante critiche su questa formula adottata dal massimo organo calcistico europeo, i benefici apportati sui debiti accumulati dalle società sono indiscutibili. Da un'attenta analisi effettuata da La Gazzetta dello Sport, infatti, appare evidente come dal 2011 al 2014, i debiti dei club europei si siano drasticamente ridotti, passando addirittura da 1,7 miliardi a 487 milioni di euro. Un beneficio a livello economico indiscutibile, con le spese folli e i bilanci sempre più in deficit, quella della UEFA è stata una scelta drastica e dura ma, quanto mai inevitabile.

Allo stesso tempo, però, è altrettanto innegabile quanto questa forma di austerity applicata nel calcio, abbia compromesso seriamente la competitività di numerosi club che, si sono ritrovati da mercati stellari a campagne acquisti decisamente sotto tono. Gli effetti negativi di tali norme si sono visti in particolar modo proprio nel calcio italiano, basti pensare al declino delle due milanesi che, da protagoniste in Champions League, non sono riuscite negli ultimi anni nemmeno a qualificarsi alla massima competizione europea.

Proprio per questo motivo e, forse vista anche la crescita di campionati emergenti come quello americano, la UEFA ha deciso di riformulare il regolamento, per ridare linfa e competitività ai club europei. In sostanza le nuove regole tendono ad ammorbidire la rigidità sulla situazione debitoria dei club che, potranno sforare col deficit stipulando una sorta di accordo per quattro anni. Questo accordo concede ai club una maggiore libertà sul mercato in cambio di un controllo più dettagliato da parte della Uefa che, dovrà disporre di tutte le informazioni sugli investimenti, ricavi e debiti dei club che, se confermeranno con costanza e continuità il debito incapperanno in sanzioni e pene ben più severe di quelle attuali.

In questo modo da un lato si concede maggiore respiro e dall'altro una maggiore e più approfondita vigilanza. Inoltre ai club che, negli ultimi tre anni non hanno subito sanzioni, verrà concesso una sorta di ulteriore bonus sul deficit, di circa 30 milioni di euro. Particolarmente soddisfatto del nuovo regolamento si è detto Michel Platini, che ha dichiarato: "Queste nuove norme rafforzeranno tutto il sistema, all’inizio siamo stati costretti ad agire con maggiore austerità mentre ora siamo in grado di offrire più opportunità di crescita e sviluppo sostenibile".