"Non ci aspettavamo questo da Montella, adesso è una situazione difficile da gestire che abbiamo subito non ci piace. Il più dispiaciuto da questa situazione è mio fratello Andrea".
Testo e parole, poche ma significative, di Diego Della Valle che ai microfoni di La7, ieri sera, ha riassunto così la situazione legata all'esonero di Vincenzo Montella, arrivata dopo una serie di tira e molla da parte dell'allenatore che per tre anni ha fatto grande la viola, e che forse per troppo tempo ha tirato la corda che infine s'è inevitabilmente spezzata.
Un rapporto che sembrava oramai risaldatosi, dopo le polemiche e le battutine di fine settimana scorsa che però lasciavano presagire anche un'atmosfera di difficile sopportazione in casa viola. Fatto sta che la dirigenza viola, indispettita e contrariata dalla continua attesa della decisione dell'aeroplanino, ha tagliato lei per prima la corda ed esonerato il tecnico napoletano decidendo di fatto di non voler essere una seconda scelta e di evitare ulteriori difficoltà ed incomprensioni future.
Dopo una settimana di turbolenza e di inevitabili cicatrici che resteranno sulla pelle della dirigenza viola per l'affaire Montella, la società gigliata si tuffa alla ricerca dell'allenatore giusto per continuare il progetto di crescita della squadra fiorentina. I nomi, i papabili per la sostituzione dell'ex Roma e Catania, sembrano esser due, come vi abbiamo già riportato, anche se non è del tutto tramontata l'ipotesi Ventura dal Torino.
Roberto Donadoni in pole position, per stato contrattuale (libero) e per affidabilità nel breve periodo, con Paulo Sousa, allenatore del Basilea, che però resta un'idea che stuzzica e non poco. Resta defilato invece il nome di Giampiero Ventura, che pare possa restare saldo alla guida del Torino, con i Della Valle che non vorrebbero rovinare il rapporto con il patron Cairo soffiandogli il suo allenatore.