Manca meno di una settimana alla partita più attesa della stagione in casa Juventus, la finale di Champions League. Ad attendere i bianconeri ci sarà il Barcellona del trio delle meraviglia, con un Messi in stato di grazia. La doppietta in finale di Copa del Rey fotografa il momento della Pulce, a detta di tutti il giocatore più forte del momento a livello Mondiale. Ma la Juve sa che potrà giocarsi le sue carte, nonostante parta da sfavorita. La vittoria sul Real e la conquista della doppietta Scudetto - Coppa Italia ha dato alla squadra di Allegri quella consapevolezza che in queste circostanze può fare la differenza. La doppietta ha inoltre sgomberato i giocatori bianconeri da un eventuale eccessiva pressione per portare a casa un titolo.
Allegri farà sicuramente affidamento su Buffon e Bonucci, due leadear carismatici dello spogliatoio bianconero. Secondo il portierone della nazionale le possibilità di vittoria non sono tante, ma la Juve ha dalla sua qualche arma per impensierie la squadra di Luis Enrique: "Sicuramente con il Real Madrid avevamo il 35% di possibilità di passare, credo quindi che le possibilità di vincere il trofeo contro questo Barcellona siano ancora minori. C'è grande rispetto per il nostro avversario - ammette il portiere al sito ufficiale della Uefa -, ma abbiamo qualche arma e cercheremo di rendergli le cose difficili".
Buffon tornerà a Berlino dopo la Finale della Coppa del Mondo 2006, una partita ancora viva nei ricordi del numero 1 bianconero, che dopo quella vittoria ha accettato di difendere la porta della Juve anche in Serie B. Si torna quindi a Berlino dopo lunghi 9 anni, pieni di alti e bassi, ed è finalmente arrivato il momento di puntare nuovamente al top: "Sono curioso di vedere le sensazioni che proverò, ma non penso ci saranno grandi differenze. Personalmente è un grande obiettivo, perché la mia è una storia lunga. In mezzo a tutti questi anni di carriera ci sono state anche delle scelte molto complicate, molto difficili da prendere, le ho prese sulla base di quelli che erano i miei sentimenti. Devo dire che dopo nove anni, 10 anni, alcuni molto faticosi, arrivare a questi traguardi con i miei compagni e con tutto lo staff, con tutta la società e con tutti i tifosi è un qualcosa di grandissimo e gratificante".
Buffon si sofferma anche sul ruolo di Allegri e Tevez nel raggiungimento di questo importante traguardo: "Di Allegri mi ha colpito la sua grande intelligenza nell'entrare nel nostro gruppo, nel cercare di capire quali erano le caratteristiche morali oltre che tecniche della squadra in ogni singolo soggetto. E sulla base di questo, lui si è amalgamato. In questo è stato sicuramente intelligente e veramente bravo. Per quanto riguarda Carlos, in questi due anni è stato una sorpresa incredibile perché fin dal primo giorno si è integrato immediatamente con il gruppo e con il nostro modo di lavorare che sicuramente era diverso rispetto al calcio inglese e alla mentalità argentina. In qualsiasi momento della partita capisce quando deve darci una mano, deve fare una corsa in più, deve fare un fallo, deve fare la giocata e tenere palla. E' un grandissimo trascinatore e un grande uomo. Sono stato veramente felice di poter giocare con lui e di poterlo conoscere".
Sarò forse anche un messaggio di addio all'Apache quest'ultima frase? Staremo a vedere, intanto c'è da concentrarsi su questa partita che potrebbe scrivere la storia della Juventus. Partite che non hanno bisogno di eccessive motivazioni stando alle parole di Bonucci: "Queste partite si preparano da sole. Se siamo arrivati in finale significa che ce lo siamo meritati, per cui l'unica cosa da fare è arrivarci sereni, tranquilli". Contro il Barcellona si chiude un'annata che per la Juventus ha rappresentato il definitivo riscatto dopo Calciopoli: "Abbiamo già vinto campionato e Coppa Italia, ci siamo tolti delle grandi soddisfazioni. Adesso speriamo di chiudere in bellezza, vincere anche la Champions League sarebbe la ciliegina sulla torta".