Sta conducendo la Juventus in una delle stagioni più entusiasmanti della sua storia, ma, nonostante i numerosi successi, Massimiliano Allegri ha ancora fame. Il tecnico al suo primo anno sulla panchina dei bianconeri, infatti, vuole vincere tutto e, per farlo, dovrà battere il Barcellona di Messi e Neymar in finale di Champions League. Prima, però, c’è da pensare al Verona, ultimo impegno stagionale in campionato. Andiamo a scoprire le sue parole sull’incontro, affiancate a quelle del ricordo della tragedia dell’Heysel di 30 anni fa e del prossimo futuro della sua squadra.
30 ANNI DALL’HEYSEL - “Oggi vorrei iniziare con quello che è successo 30 anni fa, in una tragica serata, in un tragico giorno, una pagina nera dello sport mondiale e della storia della Juventus. Quindi credo che oggi ci sia solo da commemorare le vittime e stringersi con affetto intorno ai loro familiari. Credo sia stato fatto tanto da quel giorno, ma non abbastanza da risolvere tutte le problematiche. Quindi credo ci sia ancora da fare, ma per fare e per riuscire ad arrivare ad un livello tale di serenità e di tranquillità nell'andare allo stadio, che non succeda più quello che è successo 30 anni fa, bisogna tutti migliorare, tutti mettersi la mano sulla coscienza e tutti essere un pochino più positivi. La cosa più importante è che alla fine il calcio, come lo sport in generale, è uno spettacolo e lo spettacolo va vissuto in un certo modo e non attraverso la violenza e gli atti vandalici”.
TESTA AL VERONA - “E' una partita importante perché è l'ultimo test prima della finale di Champions. Non è la Juve di Allegri, è solo una squadra che ha fatto una stagione straordinaria, ma ci manca l’epilogo. Abbiamo il dovere di tenere alta la tensione, siamo in una buona condizione fisica. Dobbiamo andare a Verona non con la testa a Berlino. Dobbiamo chiudere il campionato nel migliore dei modi”.
BARZAGLI OUT, TEVEZ IN CAMPO - “Barzagli fino a martedì o mercoledì non sapremo se sarà a disposizione. Tutto lo staff sta lavorando per metterlo a disposizione. Pogba sta bene, è in una buona condizione come tutti gli altri. Tevez giocherà perché non ha giocato nemmeno sabato scorso. Avrà la possibilità di agganciare e superare Toni nella classifica cannonieri. La meriterebbero tutti e due per quello fatto durante la stagione. Va un plauso a Toni perché è un giocatore di 38 anni con grande professionalità. Fare un'annata del genere non è da tutti”.
DUBBI DI FORMAZIONE - “La formazione non l'ho ancora decisa, anche se domani avrò molti diffidati che sono a rischio per la Supercoppa e dovrò valutare cosa fare. Tanti hanno giocato molto e poi la finale ha talmente tante motivazioni che se uno gioca una partita in più o in meno, non conta nulla”.
GRANDE STAGIONE - “Abbiamo entusiasmo, perché una stagione così è difficilmente ripetibile. Giocavamo su tre fronti e due li abbiamo vinti. Più di così non si poteva fare. La finale di Champions, però, è una finale e non abbiamo nessun vantaggio. Dobbiamo comunque essere consapevoli di poter giocare una grande partita contro una grande squadra. Speriamo che la buona sorte sia dalla nostra parte”.
NESSUNA ANSIA IN VISTA DEL BARCELLONA - “Della partita abbiamo parlato poco. Non dobbiamo avere ansia da Messi o Neymar. Sono grandissimi giocatori, ma è normale ritrovarseli di fronte in finale. Anche noi, però, siamo in finale e abbiamo altrettante caratteristiche. Loro hanno giocatori importanti in mezzo al campo come Iniesta, ma noi dobbiamo essere sereni e giocare senza ansia per giocarci al meglio le possibilità di vincere la Coppa. Deve essere una settimana come le altre, anche se la posta in palio è diversa. Non bisogna pensare tutto il tempo alla finale di Champions, altrimenti si bruciano energie nervose utili durante il match. L'entusiasmo e l'adrenalina non deve crearci ansia. E' una partita di calcio e per giocare una tale sfida serve serenità”.
SCANDALO FIFA - “Per quanto riguarda lo scandalo che ha travolto la Fifa, prima di dare dei giudizi, bisogna aspettare. Poi non sono cose che mi riguardano, perché io devo essere competente in altri settori e sono un uomo di campo”.
UN PENSIERO SU DYBALA - “Dybala è un giocatore importante, potenzialmente può diventare un grande giocatore perchè ha solamente 21 anni, ha fatto una grande stagione a Palermo, quindi è un giocatore che mi piace. Non abbiamo ancora parlato”.