Massimiliano Allegri parla alla vigilia della finale di Coppa Italia contro la Lazio. Dopo aver conquistato il quarto scudetto consecutivo con quattro giornate d’anticipo sul termine del campionato, i bianconeri vanno a caccia del secondo titolo stagionale, quella Coppa Italia che sulla bacheca bianconera manca da ben vent’anni (stagione 1994-1995): "E' Una partita diversa da quella del campionato, perché è una finale, una partita secca e c’è in palio un trofeo, ci sarà molto equilibrio e non è detto che si risolva nei novanta minuti. Credo che il calcio italiano come tutti gli altri campionati ha dei momenti di piccoli momenti dove le cose vanno meno bene. Non è da buttare il campionato italiano. A livello europeo il Napoli e la Fiorentina hanno sfiorato la finale di Europa League. Credo ci sia una crescita. Non è che da un giorno si possa tonare ad essere super competitivi. La Nazionale e il campionato italiano sono andate di pari passo, quindi credo che le due squadre che sono arrivate quasi alle finali di Europa League e la Juve che è arrivata in finale spero possano essere buon auspicio della Nazionale. La Juve ha vinto quattro campionati, quindi la società ha lavorato bene, il gruppo dei giocatori ha fatto un ottimo lavoro con l’allenatore di prima, quest’anno con me. Non è facile vincere e rivincere, l’anno prossimo sarà ancora più difficile. Non è noioso. Anche quando giochiamo le partite dove abbiamo già raggiunto l’obiettivo, come sabato a San Siro, la squadra ha giocato con la stessa cattiveria come se i tre punti sono importanti per lo scudetto. Ora dobbiamo perdere meno possibile perché poi questo aiuta a prepararci meglio".
"E’ il secondo obiettivo della stagione, quindi è importante. Domani la partita sarà molto difficile ma dobbiamo cercare di vincere, importante per preparare al meglio la finale di Champions. I paragoni nella vita nel calcio sono normali. Alla fine, quello che contano sono i risultati, il lavoro e il rispetto che uno ha per tutti e la professionalità con cui ognuno lavora. Com ho detto tante volte, credo che Conte abbia fatto un ottimo lavoro e rimane e fa parte della storia. Poi il calcio va avanti. Paragoni non danno fastidio ma è normale che ci sono. Per noi domani è solo importante vincere, anche se non sarà facile" Su Pirlo: "Domani gioca, non si riposa. Poi da qui al 6 giugno abbiamo la gara di domani, quella col Napoli e l'ultima col Verona. Non possiamo pensare di stare a riposo fino al 6 giugno, bisogna allenarsi ed arrivare con la condizione ottimale. Pensiamo a domani e poi vedremo"
Insieme al tecnico bianconero presente Giorgio Chiellini: "Questa finale è speciale perchè questa è una coppa che manca da troppo tempo. Sono dieci anni alla Juve, abbiamo giocato una sola finale e ancora non ci è andato giù il fatto di averla persa. Ce la siamo sudata e conquistata sprecando energie e quindi è una Coppa che ci teniamo a vincere. Il nostro pensiero, nonostante quello dei tifosi non sia lo stesso, è solo alla partita di domani, esclusivamente.la nostra forza sia stata quella di pensare passo dopo passo, non farsi prendere magari anche da sogni o di guardare troppo lontano. Abbiamo conquistato queste finali una partita alla volta, un passo alla volta, quindi intanto giochiamoci quella di domani. Speriamo di vincere, faremo tutto per vincere, poi avremo tanto tempo per preparare la finale col Barcellona. Per parlare di triplete ne dobbiamo fare ancora tanta di strada"