Il derby d'Italia ha sempre un suo fascino particolare. Un fascino che mantiene tutt'oggi, nonostante il divario in classifica fra le due squadre, e soprattutto considerati gli obiettivi (poco attraenti da una parte e praticamente inesistenti dall'altra) a cui mirano le due squadre in questo finale di campionato. I tempi degli "scontri scudetto", infatti, sono ormai lontani, ma la rivalità fra le due squadre resta elevatissima, una rivalità sportiva da sempre esistita, ma che ovviamente è aumentata a dismisura dopo i noti episodi del 2006: da un punto di vista dei nerazzurri, il nemico finalmente punito, il trionfo della giustizia; dalla prospettiva inversa, l'ingiustizia, la disparità di trattamento e l'odio per un rivale che si è appropriato di qualcosa che non gli appartiene. Ecco che gli animi si scaldano, ecco perchè questa sfida non può che mantenere un sapore particolare, ecco perchè, quando si gioca Inter-Juve, vale sempre la pena assaporare il gusto della vittoria.
LA SITUAZIONE IN CASA JUVE - La Juventus, reduce dall'impresa al Bernabeu con conseguente approdo alla finale di Champions League, si dirige verso Milano certamente circondata da pensieri a conti fatti ben più importanti. La testa dei calciatori, nonostante l'importanza storica del match contro i nerazzurri, non può che essere rivolta anche verso le due finali, quella di Berlino e quella ancor più ravvicinata di Coppa Italia da giocare contro la Lazio di Pioli.
Massimiliano Allegri, in una conferenza stampa incentrata soprattutto sull'impresa contro il Real Madrid e in generale sulla strabiliante stagione fin qui disputata, punta a mantenere comunque alta la concentrazione: "A San Siro dovremo giocare una bellissima partita sotto il piano tecnico e dell'intensità. In generale quando si va a giocare a Milano bisogna giocare sempre bene. La cosa importante è pensare di partita in partita: prima c'è la partita di domani, dopo prepareremo la Coppa Italia e solo in seguito penseremo alla Champions. Se mancano gli stimoli in campionato? Gli stimoli ci devono essere prima di tutto perchè siamo la Juventus, e quindi dobbiamo giocare ogni partita per vincere. Inoltre adesso che ho recuperato quasi tutti i ragazzi ci sarà la possibiltà di dare spazio anche a chi ha giocato meno. Asamoah sta per tornare in gruppo e sarà importante che inizi poco a poco ad accumulare minuti. Gli assenti di domani? Oltre agli indisponibili resteranno a casa Buffon, Tevez, Evra e Vidal"
L'AVVERSARIO - La Juventus non affronterà di certo una squadra prima di motivazioni. L'Inter è ancora alla caccia di un posto in Europa. La squadra di Mancini si trova infatti a soli due punti dal sesto posto e a tre punti dall'accesso diretto alla fase a gironi di Europa League.
I nerazzurri non battono la Juventus tra le mura di casa da ben cinque anni. L’ultima vittoria casalinga dell’Inter con i bianconeri risale al 16 aprile 2010, l’anno del triplete, quando la squadra all'epoca guidata da Mourinho si impose con il risultato di 2-0. L’ultima vittoria esterna della Juventus in campionato contro i nerazzurri è invece del 30 marzo 2013: i bianconeri vinsero per 1-2. L'ultimo precedente a San Siro fra le due squadre è datato 14 settembre 2013 e si è concluso con un risultato di parità: 1-1 con reti di Icardi e Vidal.
A proposito dell'attaccante nerazzurro, Icardi può essere considerato senza ombra di dubbi la bestia nera della Juventus: l'argentino ha infatti realizzato ben cinque gol in quattro partite disputate contro i bianconeri.
LE SCELTE DI ALLEGRI - Veniamo ora alla probabile formazione che il tecnico bianconero schiererà in campo. Allegri ricorrerà ad un massiccio turnover in vista della finale di Coppa Italia. Marchisio e Morata, entrambi squalificati per la finale, potrebbero invece partire titolari o entrare a partita in corso.