Fiorentina a caccia del miracolo sportivo. Ribaltare uno 3-0 in una semifinale è impresa per pochi, forse per nessuno. Ci proverà senza alcun dubbio, però, la squadra gigliata allenata da Vincenzo Montella, che alla vigilia del match ha presentato l'ostica sfida ai microfoni della sala stampa. Appuntamento con la storia, con la consapevolezza di dover scalare un Everest sportivo, quasi insormontabile, ma realizzabile.
L'aeroplanino si concentra subito sulla gara, senza dimenticare però la sfera sentimentale, con la scomparsa del padre di Unay Emery alla vigilia della gara. Si parte dall'aspetto storico della sfida, con una rimonta che per l'allenatore viola non è mai capitata nella sua carriera: "A memoria non mi viene in mente. In coppa credo non mi sia mai capitato. Rimonta storica? Si, le Semifinali sono importanti. Questa finale varrebbe triplo, c'è anche il discorso della qualificazione in Champions che modificherebbe i piani economici. Per fare la storia bisogna crederci intimamente, cercherò di convincere tutti i giocatori. Io la vedo possibile, davvero, a patto che tutte le componenti vadano al posto giusto. Permettetemi di fare le condoglianze a mister Emery per la perdita del padre. Le percentuali? Abbiamo pochissime chance, 10-15%, ma ce le giochiamo fino in fondo".
La situazione della Fiorentina ricorda, per dimensioni e punteggio, la stessa condizione del Bayern Monaco di ieri sera rispetto al 3-0 dell'andata a Barcellona. Montella ha visto la gara e riportandola alla sua sfida commenta così: "Ho visto un grandissimo orgoglio da parte del Bayern, con un grande pubblico anche se era difficile fin dall'inizio. Domani ci vuole una convinzione interiore e reale, che io dentro ho. Poi bisogna segnare senza subire gol, ci vuole anche fortuna: ma la fortuna arriva se te la vai a cercare".
Si passa all'analisi dello stato psico-fisico della squadr e dei singoli, partendo da Mario Gomez, per finire a Salah, passando per Ilicic, l'uomo più in forma della Fiorentina: "Gomez? Sto valutando, ancora non ho deciso la formazione. Vedremo la strategia, se attaccare subito o forzarla dopo. Se resta? Non so, bisogna chiedere a chi ha scritto l'articolo su La Gazzetta dello Sport. Ilicic? Si cerca di attingere a tutte le risorse, anche a quelle fresche. Ilicic ha tantissime possibilità, ma si può essere incisivi e utili anche partendo dalla panchina. Salah? Ieri aveva qualche problemino, oggi vediamo. Credo che possa essere al 100%. La nostra convinzione è sempre maggiore man mano che ci avviciniamo alla partita. C'è sempre più voglia di ribaltare un risultato che all'andata è stato pesante".
Da non sottovalutare affatto sarà l'aspetto ambientale, decisivo ed incisivo in quel di Siviglia, altrettanto caldo domani al Franchi. Montella ha aperto inoltre l'allenamento al pubblico, novità che potrebbe ulteriormente caricare la squadra viola: "A me non piace molto aprire al pubblico. Il tanto entusiasmo non mi fa incidere nell'allenamento, non riesco a parlare con i giocatori. Si può fare solo in alcune circostanze. Il pubblico deve continuare ad incitare questa squadra, domani possiamo anche perdere sul campo, ma non dobbiamo perdere come città e tifoseria. Noi in campo sicuramente venderemo cara la pelle. La città di Siviglia mi ha destato una grande impressione, anche lo stadio che ha tifato per 95 minuti. Non avevo mai trovato niente del genere. La squadra ha dimostrato di essere cinica ed quilibrata. Ieri il comportamento ce lo ha insegnato il Bayern Monaco, una squadra vincente. Più facile fare cinque gol o non subire? E' una valutazione, ma dobbiamo forzare la partita mantenendo l'equilibrio. Non credo che sia necessario fare gol subito per avere più chance. Può essere utile anche fare gol prima della fine del primo tempo, poi può succedere di tutto: un autogol, un'espulsione. L'importante è rimanere in partita fino alla fine, poi possiamo vincere anche 5-0".