Tre squadre per due posti. Facciamo uno e mezzo, perché dopo la brutta esperienza del Napoli di quest'anno contro il Bilbao, tutti vorrebbero evitare il preliminare di Champions che, tra le altre, potrebbe avere il Valencia di Nuno Espirito Santo come possibile avversaria. Bene, ma non benissimo, proprio come lo scorso anno. Ed allora Roma, Lazio e Napoli (in ordine rigorosamente di classifica) si tuffano in queste ultime tre giornate a capofitto alla ricerca di quel secondo posto che vorrebbe dire certezza di partecipare ai gironi di Champions. 

Alla vigilia delle ultime tre gare di campionato, le tre squadre arrivano più o meno con lo stesso stato d'animo, avendo perso, chi per un motivo, chi per un altro, dei punti importantissimi in questa quart'ultima giornata di Serie A. Il calendario metteva di fronte la sfida tra milanesi e romane, con la Roma impegnata a San Siro contro il Milan di Inzaghi e l'Inter nella capitale contro la Lazio di Pioli. Due sfide che, per come sono terminate, resteranno o potrebbero restare indigeste a una delle due squadre della capitale.

Chi aveva il compito più agevole, solo sulla carta, era il Napoli di Benitez a Parma, contro una squadra già retrocessa. Svogliato e deconcentrato, un pò per la situazione della gara e degli avversari, un pò per l'imminente sfida di coppa che può valere la finale, il Napoli visto a Parma è quello di Empoli, Torino e Palermo: risultato finale inevitabile. Pareggio, polemiche e rimpianti, storia già vista. Unico motivo per sorridere, ma verrebbe da dire per smettere di piangere almeno per un secondo, il punto guadagnato alle due romane, che se da una parte fa piacere, dall'altra apre un mare di rimpianti grande quanto un oceano. 

A tre giornate dal termine, dunque la classifica di Serie A, per le posizioni che interessano la corsa alla Champions League recita così: Roma 64, Lazio 63, Napoli 60. Tanti regali, da una parte e dall'altra, che in tempo di non saldi sono particolarmente graditi. Ha iniziato la Roma, sabato sera contro il Milan, non scendendo in pratica mai in campo, rinnegando la lotta e la battaglia e lasciando spazio a Destro, ex dal dente aguzzo ed avvelenato e alle scorribande di Honda. Poi il Napoli ha cercato di fare peggio dei giallorossi, con un primo tempo inguardabile (sotto 2-1, meritatamente) e mettendoci le pezze soltanto nella ripresa. Infine la Lazio, fermata da Massa e da un atteggiamento troppo offensivo che ha dato il là alla rimonta dell'Inter di Mancini ed alle espulsioni, giuste o ingiuste che siano, di Mauricio e Marchetti che ne hanno condizionato l'esito della gara.

Tre partite, nove punti al termine: chi è la favorita?  

Tre gare al termine, quindi, con la Roma che tra le tre ha forse il calendario migliore davanti al suo cammino, anche se lo stato psico-fisico dei giallorossi è sempre più negativo. Domenica all'Olimpico arriva l'Udinese di Stramaccioni, ferita sì nell'orgoglio ieri dalla Samp, ma senza alcuna velleità di classifica e di stimoli. Successivamente ci sarà il derby, che farà da Bocca della Verità per entrambe le squadre, ma soprattutto della Roma che, con i tre punti contro l'Udinese continuerebbe a stare davanti in classifica e potrebbe giocare per due risultati su tre. Infine, sempre all'Olimpico, arriva il Palermo: altra occasione ghiottissima per fare bottino pieno e festeggiare la Champions ancora una volta. Con sette punti il secondo posto è garantito, ma lo stato della Roma non permette di fare calcoli certi. 

La Lazio è, tra le tre, quella maggiormente penalizzata, dal punto di vista degli infortuni, delle squalifiche che puntualmente arriveranno e, soprattutto, per il calendario che ha davanti a sè. Sabato, in posticipo, c'è la Sampdoria di Mihajlovic, ritrovatasi a Udine nel poker rifilato ai friulani ed ancora in corsa per un posto in Europa League. Alla penultima ci sarà il derby di Roma, sfida da sempre particolare per atmosfera e rivalità storica che quest'anno avrà, inevitabilmente, un ruolo fondamentale nella lotta al secondo posto. Una delle due dovrebbe cadere oppure, nel caso di un pareggio, rallenteranno entrambe, dando ancora più possibilità al Napoli che insegue. Napoli che sarà, infine, l'avversario dei biancocelesti nell'ultima giornata di campionato, quando tutto probabilmente sarà ancora da decidere a meno di cali improvvisi da parte di una o dell'altra pretendente. 

Infine il Napoli, che al netto delle possibilità sprecate, è incredibilmente ancora in corsa a soli tre punti di distanza dalla Lazio di Pioli che affronterà, come detto, nell'ultimo turno al San Paolo. Il destino è nelle mani dei partenopei: nove punti nelle ultime tre gare assicurerebbero il terzo posto al Napoli, avendo il vantaggio degli scontri diretti con i laziali. Partenopei che hanno dalla loro anche un discreto calendario, anche se dopo il pareggio di ieri, fare conti con la squadra di Benitez è alquanto impossibile. Cesena al San Paolo, retrocessa ieri come lo era già il Parma, Juve allo Stadium, che festeggerà il titolo e, ce lo auguriamo, la finale di Champions, ed infine lo scontro con la Lazio. 

Anche se non è tempo di regali e di saldi, le tre squadre in questione sembrano essere tutte abbastanza propense a dispensarne in larga quantità. Chi avrà la testa sgombra da pensieri e pressioni, otterrà il premio tanto ambito. Tre squadre che, ad oggi, hanno sprecato davvero l'impossibile in molte, troppe gare. Il che certifica sia l'equilibrio di questo campionato, ma anche lo scarso valore delle inseguitrici della Juventus. La Champions nel mirino, tre pretendenti a giocarsi l'ambito trofeo. Chi la spunterà?