Continuano a tener banco le polemiche per l'assegnazione del premio Fair Play all'Olanda e di conseguenza di un posto in più nella prossima Europa League. Dopo quanto successo a Roma in occasione della sfida contro gli olandesi del Feyenoord di Europa League e dagli scontri causati dai tifosi ospiti, dall'UEFA ecco arrivare il 'mea culpa' per l'assegnazione erronea del premio ai tulipani.
Attraverso le parole di Giorgio Marchetti, riportate dalla Gazzetta dello Sport, il direttore delle competizioni per club, che ammette apertamente le lacune del regolamento: "In 20 anni di regolamento del fair play è la prima volta che in testa alla classifica è una federazione i cui tifosi si siano resi responsabili di incidenti rilevanti in almeno un’occasione".
Marchetti spiega il motivo per il quale il premo è stato assegnato all'Olanda: "Il comportamento degli olandesi è stato ineccepibile con l'eccezione che conosciamo e purtroppo fino ad oggi, in base al regolamento, gli incidenti fuori dal perimetro dello stadio non possono essere considerati. La classifica UEFA Respect Fair Play esiste dal 1994/95 e premia le tre Federazioni che ottengono il miglior punteggio complessivo stagionale per tutte le partite giocate in ogni torneo. I criteri usati sono: ammonizioni, espulsioni, gioco positivo, rispetto degli avversari, rispetto degli arbitri, comportamento dei tecnici, dei dirigenti e del pubblico. Tutte situazioni previste dal regolamento e giudicate dai delegati delle partite con un punteggio".
Le critiche e le polemiche di questi giorni hanno ovviamente obbligato una immediata inversione di tendenza, onde evitare spiacevoli casi anche in un prossimo futuro: "L’UEFA analizzerà il problema immediatamente e proporrà i correttivi necessari affinché tale contraddizione non si presenti più in futuro studiando assolutamente di prendere in considerazione anche incidenti fuori dagli stadi".