Notte d'Europa, la Fiorentina respira il calcio che conta e sogna la finale, di stampo italiano. Più facile, sulla carta, il compito del Napoli, opposto alla cenerentola Dnipro, arduo quello dei viola, chiamati a "cancellare" l'undici di Emery, massimo interprete della competizione nel periodo recente. Emery e Montella, talenti della panchina, amanti del calcio, nel senso più ampio, cultori di un progetto. Fiorentina e Siviglia seguono concetti simili, si lavora con intelligenza, senza tasche bucate o colpi di testa, modelli si direbbe nel lessico odierno.
Al Sanchez Pizjuan va in scena il primo atto, 90 minuti chiamati a dirimere molto sul discorso qualificazione. La Fiorentina ha l'obbligo di mantenere aperta la porta verso la finale in vista del ritorno al Franchi. Personalità, concentrazione, interpretazione, Montella opera sulla testa, ancor prima che sulle gambe. Il successo col Cesena restituisce linfa vitale a un gruppo in affanno. In A, la Fiorentina si batte per le posizioni che consentono l'accesso alla prossima Europa League, ma soffre il doppio impegno, la coperta è corta e non basta un ragionato turnover a mantenere alta l'asticella.
Anche il Siviglia ha da chiedere ancora qualcosa alla Liga. Il duello con il Valencia è aperto, più difficile disturbare l'Atletico. Emery è reduce dal tonfo interno contro il Real, 3 volte Cr7, orgoglio e assedio nel finale, un pizzico di sfortuna. Uno stop che però nulla toglie al valore assoluto della squadra, tra le più difficili da affrontare se il teatro è l'Europa.
Montella, stando alle indicazioni degli ultimi allenamenti, è orientato a schierare la Fiorentina con la difesa a quattro. Tomovic più di Basanta, G.Rodriguez e Savic al centro, M.Alonso a sinistra. In regia Pizarro, Borga Valero e Mati Fernandez mezzali, Joaquin e Salah a ispirare Gomez. Viva l'ipotesi Ilicic, il giocatore più in forma in casa viola.
Per Emery, invece, 4-2-3-1. Tra i pali Rico, difesa a 4 con Coke, Carrico, Kolo, Tremoulinas, il gigante Mbia davanti alla retroguardia con Krychowiak o Iborra, Vitolo, Banega e Alex Vidal alle spalle di Bacca.
Calcio d'inizio alle 21.05, dirige il tedesco Brych.