5 marzo 2015, gara d'andata di Coppa Italia: la Fiorentina espugna lo Juventus Stadium grazie a una doppietta di Salah. 7 aprile 2015, gara di ritorno: la Juventus rimonta con un secco 3-0 e vola in finale. Da quest'ultimo giorno, le due squadre hanno preso due strade ben distinte: la via dello scudetto e delle semifinali di Champions League per i bianconeri, quella più oscura, che somiglia a un tunnel dal quale i viola fan fatica ad uscire, nonostante siano comunque riusciti ad entrare tra le quattro migliori dell'Europa League. Una rivalità calcistica che affonda le radici nella storia, e che si ripropone nel momento in cui la Juventus, ottenendo un risultato migliore di quello della Lazio e della Roma, potrebbe laurearsi Campione d'Italia, mentre la Fiorentina affronta una crisi di risultati che la costringe a guardarsi le spalle. Una tavola ben apparecchiata, diventerà bandita per la festa bianconera?

NUMERI E PRECEDENTI

Sarà l'incontro numero 172 tra Juventus e Fiorentina, con bilancio favorevole ai bianconeri nei 171 precedenti: 77 vittorie a 38, con 56 pareggi. Se consideriamo solo la Serie A, le squadre si sono affrontate 151 volte, compresa la sfida dell'andata: Sempre avanti la Juve, con 69 vittorie a 32. Restringendo ulteriormente il campo alle sole partite di campionato disputate a Torino, le statistiche dei viola crollano, visto che hanno strappato solamente 6 vittorie in 75 partite, pareggiandone 20 e perdendone 49, e riuscendo solo a segnare 62 gol contro i 158 della Juventus. In questa stagione le due squadre si sono affrontate già tre volte e il bilancio è in perfetto equilibrio: un pareggio, quello della gara d'andata di campionato terminato per 0-0, una vittoria viola (il 2-1 della gara d'andata di Coppa Italia) e una bianconera (il 3-0 al ritorno). Mai dunque una vittoria della squadra che ha giocato in casa. Ecco gli highlights delle tre sfide:

Massimiliano Allegri ha incrociato la Fiorentina ben 14 volte in carriera. Da quando allena la Juve ha ottenuto 1 vittoria, 1 pareggio ed 1 ko, mentre sulla panchina del Milan ha vinto due volte nella stagione 2010/11, prima di raccogliere solo 2 pareggi e 3 sconfitte. Anche con il Cagliari non ha un bilancio in positivo, avendo ottenuto i tre punti solo una volta su 4, completando con un pari e due sconfitte. Un totale negativo di 4 vittorie, 4 pareggi e 6 sconfitte dunque, come anche quello di Montella contro i bianconeri: 6 volte ha perso, 4 ha pareggiato e solo 2 ha vinto, entrambe le volte seduto sulla panchina viola. I due allenatori si sono incrociati 9 volte, ed è l'allenatore viola ad avere lo score migliore: 3 a 2, con 4 pareggi.

QUI JUVENTUS

Sono solamente quattro i punti che mancano ai bianconeri per avere la matematica certezza di mettersi in tasca lo scudetto, a 6 giornate dalla fine del campionato: la Juve potrebbe diventare Campione d'Italia già stasera se dovesse vincere e la Lazio pareggiare (in casa con il Parma), e se dovesse pareggiare e i biancocelesti perdere. In quest'ultimo caso la Roma, impegnata a Sassuolo, non dovrebbe vincere. Sicuramente Allegri si augura che una di queste combinazioni si verifichi, per chiudere la pratica e pensare solo alla Champions League, dove c'è il Real Madrid da affrontare. Inoltre va anche inserita la componente dell'orgoglio: perdere il derby fa male, anche se alla fine è stata una sconfitta poco influente dal punto di vista della classifica. Certo, perdere nel giro di quattro giorni con il Torino e con la Fiorentina non sarebbe sicuramente piacevole per un ambiente che deve rimanere concentrato fino alla fine, essendo in corsa ancora su tre fronti.

QUI FIORENTINA

La partita peggiore nel momento peggiore. La Fiorentina deve affrontare la trasferta più insidiosa del campionato dopo quattro sconfitte nelle ultime 6 partite: tutto è cominciato con la disfatta casalinga per 3-0 in Coppa Italia con la Juve, continuato con lo stesso risultato subito a Napoli, culminato nello 0-1 al Franchi con il Verona, prima di raggiungere l'apice domenica, quando il Cagliari è stato capace di battere 3-1 la viola a domicilio. Tutto intervallato dalla doppia sfida con la Dynamo Kiev in Europa League (1-1 in Ucraina e 2-0 in casa) che ha dato accesso alla semifinale. Unica gioia dal punto di vista del mero risultato, ma non è stata di certo la prestazione che a Firenze sognavano, soprattutto al ritorno, quando pur giocando tutto il secondo tempo in superiorità numerica i viola hanno sofferto fino al 93'. I cicli però prima o poi finiscono, e la Fiorentina ha l'occasione di chiuderlo proprio da dove aveva iniziato.

LE PROBABILI FORMAZIONI

Dovrebbe continuare sulla strada del 4-3-1-2 Massimiliano Allegri, visto che non avrà a disposizione Bonucci, squalificato. Assenti anche gli infortunati Caceres, Pogba, Asamoah e Romulo, anche se quest'ultimo ha ripreso ad allenarsi. Recupero importante quello di Evra, che comunque non è detto giochi dal primo minuto, visto che potrebbe trovare spazio Padoin. Dall'altra parte ci sarà Lichtsteiner, mentre i centrali davanti a Buffon saranno Barzagli e Chiellini. Centrocampo che ritrova Marchisio, rientrato dalla squalifica, mentre sono confermati Pirlo e Vidal, con Pereyra sulla trequarti. Rientra anche Tevez in avanti dal primo minuto, a far coppia con lui Llorente o Morata.

Vincenzo Montella risponde con il classico 4-3-3, con tanti dubbi però sugli uomini da mandare in campo. Le uniche due assenze riguardano l'attacco, e corrispondono ai nomi di Giuseppe Rossi e Babacar. L'unica punta sarà Mario Gomez, affiancato da Joaquin e Salah, mentre dal centrocampo in giù i dubbi sono molteplici: Borja Valero è sicuro del posto, mentre Mati Fernandez, Pizarro, Aquilani e Badelj si giocano gli altri due a disposizione, con il primo e il terzo leggermente avanti. Dietro Savic potrebbe giocare da terzino destro, con Gonzalo Rodriguez e Basanta centrali, ma quest'ultimo potrebbe essere sacrificato per far posto a Tomovic, e il montenegrino in questo caso ritroverebbe posto al centro. Ballottaggio a sinistra tra Pasqual e Vargas, con Alonso più dietro. Tra i pali Neto.

LE PAROLE DELLA VIGILIA

"Vogliamo conquistare i tre punti affinchè poi ne manchi solo uno per vincere il campionato". Il messaggio di Massimiliano Allegri in conferenza stampa è chiaro: si punta alla vittoria. "La squadra vuole riscattare le sconfitte subite. Domani sarà una gara molto difficile. In questo finale di stagione dobbiamo cercare di fare i quattro punti che mancano alla matematica. Dobbiamo pensare solamente a noi: l'importante è vincere il titolo". Il tecnico si sofferma poi sul derby di domenica scorsa: "Contro il Torino è stata una delle migliori ultime prestazioni, anche se il risultato non lo rispecchia. Ho puntato sulla difesa a quattro perché credevo di andare in vantaggio e poi di gestire la gara in modo diverso, ma siamo stati un po' pollaccioni a prendere quei goal. Abbiamo creato molto ma non siamo riusciti a segnare. Queste partite servono anche ai giocatori più giovani per abituarli ad avere mentalità vincente, devono capire che giocano in un grande squadra che può giocare ogni 3 giorni. Abbiamo la Champions ma abbiamo anche una finale di Coppa Italia. Dobbiamo quindi continuare a lavorare con la testa giusta perché farà la differenza. Non è che perché siamo arrivati in fondo alla stagione smettiamo di lavorare, dobbiamo sempre migliorarci. Domani saremo comunque legati al risultato della Lazio. Domani mi aspetto che i ragazzi facciano una bella prestazione dal punto di vista dell'intensità e della tecnica. Possiamo fare massimo 3 punti, quindi dobbiamo avere ancora un po' di pazienza".

Vincenzo Montella chiede invece tanta cattiveria agonistica per portare a casa qualche punto dallo Stadium e mettersi alle spalle il momento negativo: "Abbiamo fatto una pessima partita contro Cagliari e ce ne assumiamo la responsabilità - dice il tecnico - Io per primo. Ma dobbiamo avere equilibrio e mettere rabbia nella prossima partita. Non siamo andati in ritiro perchè non serviva, la squadra non va punita. Conosco il gruppo e mi assumo la responsabilità della decisione. Anzi, siamo stati anche troppo in ritiro, qualcosa dobbiamo levare. La squadra non ha mai tradito sotto l’aspetto della volontà. Ci sono state delle mancanze, ma quando un figlio è in difficoltà lo aiuti nella maniera giusta e non picchiandolo". La concentrazione è tutta riservata sulla partita di domani, ma si pensa anche allo 0-3 casalingo di Coppa Italia: "Abbiamo provato molta amarezza, ci tenevamo alla finale. Conosciamo il valore della Juventus ed il loro modo di giocare. Avremo la massima motivazione, dovremo essere determinati con fiducia e coraggio. Domani mi aspetto una partita difficile, loro sono al quarto scudetto consecutivo e dovremo dare il meglio di noi stessi. L’importante è non perdere la nostra identità. Le energie nervose sono fondamentali, ma globalmente la squadra sta bene".