Mezzogiorno calcistico, oramai d'abitudine in Serie A: all'ora di pranzo si affrontano due squadre affamate di punti pesanti, visto che entrambe inseguono lo stesso obiettivo, ovvero la salvezza. Chievo Verona e Cesena si ritrovano di fronte, con 10 punti a separarle in classifica, in uno scontro diretto che può valere tantissimo soprattutto per i gialloblu, aumentando un distacco già piuttosto ampio. I romagnoli credono ancora nella rimonta, e lo hanno dimostrato risalendo dal 3-0 con i cugini del Chievo, l'Hellas, fino al 3-3 finale. Una partita che potrebbe essere il simbolo di una stagione, e tanto passa anche dalla sfida di domani. Con Atalanta e Cagliari che stanno a guardare con attenzione...
I PRECEDENTI - A Cesena il Chievo non ha mai vissuto momenti facili: sono otto i precedenti tra campionati di Serie A e di Serie B, con cinque pareggi e tre vittorie bianconere. L'ultima di queste arrivò il 27 febbraio 2011, grazie a un rigore di Luis Jimenez. L'anno dopo fu 0-0, con Sorrentino protagonista, con un rigore parato. La statistica più interessante riguarda il fatto che il Chievo non abbia mai segnato un gol in terra romagnola. L'ultima segnata risale alla stagione 2007/08, ma in Serie B. Va sicuramente meglio a Maran, che almeno una volta sul campo dei bianconeri ha vinto, sempre in Serie B, nella stagione 2011/12, quando era sulla panchina del Brescia. Di Carlo ha invece affrontato due volte il Chievo in casa: il bilancio è di un pareggio e di una sconfitta.
La gara d'andata ha visto gli scaligeri prevalere per 2-1, con doppietta del proprio capitano Sergio Pellissier, rendendo vano il momentaneo pareggio realizzato da Djuric. Questi gli highlights del match, che non ha annoiato e ha regalato un ottimo finale:
QUI CESENA - "Poteva sicuramente andare peggio di così" è il pensiero di vari tifosi dei romagnoli: la squadra era precipitata all'ultimo posto e pareva lontanissima dalla salvezza, mentre ora la corsa è più che mai aperta, ma oltre ai risultati, sono le prestazioni a dare fiducia: ultima di esse è il pareggio sopracitato, il 3-3 ottenuto in rimonta sul campo dell'Hellas Verona, risalendo dal 3-0 nel giro di 11 minuti. Sono partite che lasciano magari poco dal punto di vista del risultato, perchè forse si sarebbe potuto fare meglio giocando più efficientemente il primo tempo, ma segnano nell'orgoglio e nella determinazione: sono pochi i dubbi sul fatto che la squadra di Di Carlo sia galvanizzata dal risultato ottenuto, e il fatto che l'Atalanta continui a tentennare è solo un'ulteriore iniezione di fiducia per il Cesena. E il calendario non è tutto sommato così negativo, anzi...
QUI CHIEVO - Gli ultimi 8 risultati raccolti dai clivensi fanno pensare a tutto tranne che a una squadra che paradossalmente deve ancora guardarsi le spalle: 4 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte, per un totale di 14 punti, una media da squadra che lotta per l'Europa League. Il dato interessante di questa serie è il numero di gol subiti: solamente 5, di cui tre in una sola partita, la disgraziata trasferta di Empoli. Da lì, 406 minuti di imbattibilità per Bizzarri, prima di subire il rigore di Berardi nell'ultima partita, la trasferta di Sassuolo, match terminato quasi per caso con la vittoria degli emiliani, vista l'ottima prestazione mostrata dai ragazzi di Maran. Il paradosso sta nel doversi guardare ancora le spalle, perchè dietro continuano a correre, e i passi falsi possono essere puniti.
LA LOTTA SALVEZZA - Dando un'occhiata alla parte bassa della classifica, qualche pronostico lo si può fare: il Parma con orgoglio sta giocando un ottimo calcio e sta raccogliendo risultati, ma pensare di arrivare alla salvezza con soli 16 punti raccolti fin'ora è piuttosto utopico. Il Cagliari resta a 21 punti, affondando ogni giorno di più: la vittoria manca dal 24 gennaio, quando in panchina ancora c'era Gianfranco Zola, prima che Zeman riprendesse il posto che l'ex Chelsea gli aveva preso per 10 partite. Il bilancio? 10 punti per Magic Box, 11 per il boemo, con il doppio delle partite giocate. Veleggia a quota 22 il Cesena, come detto, a -4 dall'Atalanta, ferma a quota 26 e che non sembra sia migliorata con l'arrivo in panchina di Reja. Tra i bergamaschi e la quintultima passano ben 6 punti: a quota 32 c'è appunto il Chievo, che con una vittoria probabilmente firmerebbe il contratto con la salvezza, perchè i punti di vantaggio sarebbero 13. Non che 10 siano pochi, ma attenzione al Cesena, in grande crescita.
LE PROBABILI FORMAZIONI - Non si discosta dal 4-3-2-1 (o 4-3-1-2) Mimmo Di Carlo, modulo che sta portando ottimi risultati al Cesena, anche se le indisponibilità di Magnusson e Renzetti tolgono di fatto i due terzini sinistri di ruolo. Fuori anche Marilungo, Tabanelli, Valzania e Pulzetti, mentre restano incerti De Feudis e Rodriguez, che in ogni caso non dovrebbero essere nell'undici iniziale. Tra i pali va Leali, con la linea a quattro di difesa formata dalla coppia centrale Capelli-Lucchini e sulle fasce Perico e Krajnc, anche se quest'ultimo sembra in ballottaggio con Nica, che potrebbe essere adattato a sinistra. I tre in mezzo saranno Carbonero, Cascione e Giorgi, con i due fantasisti Defrel e Brienza a spalleggiare l'unica punta Djuric, ma attenzione alla variabile Succi, entrato alla grande in partita a Verona.
Ampia gamma di scelta per Rolando Maran, che non può disporre solamente dello sfortunatissimo Mattiello e di Fetfatzidis, visto che Dainelli è rientrato regolarmente in squadra. Pochi dubbi anche sul modulo da utilizzare, visto che il 4-4-2 sta dando ottimi risultati, e anche gli uomini che scenderanno in campo sono quasi sicuri. Tra i pali Bizzarri, con davanti a lui la difesa composta da Frey a destra, Zukanovic a sinistra e Dainelli-Cesar al centro. I due mediani Izco e Radovanovic guideranno il centrocampo, completato da Schelotto a destra e uno tra Hetemaj e Birsa, con il finlandese comunque in vantaggio. Davanti agiranno Meggiorini e Paloschi, con il match-winner dell'andata Pellissier pronto a subentrare.
LE PAROLE DELLA VIGILIA - Sfida contro il suo passato per Domenico Di Carlo, passato per Verona due volte, dal 2008 al 2010 e nella stagione 2011-2012. In conferenza stampa ha parlato anche del suo passato, ma soprattutto del suo presente, il Cesena: "Sono molto contento di come si è allenato il gruppo, la nostra strada rimane quella di correre più forte degli altri: l'atteggiamento e la mentalità devono portarci a giocare la salvezza nelle migliori condizioni. Il Chievo per un allenatore è un ambiente ideale: tifosi, società, clima e spirito, molto simile a quello del Cesena. Lì in passato ho raggiunto risultati importanti e qui stiamo lavorando per ottenere gli stessi obiettivi. Dovremo essere bravi a saper soffrire e lottare, affrontiamo una squadra già salva al 90%... Proveremo in tutti i modi a vincere la gara ma servirà tanto equilibrio". Una battuta anche sul suo collega Rolando Maran: "Ha ridato spirito alla squadra e all’ambiente rilanciando un grande campione come Pellissier che è la bandiera di quel gruppo. Dovremo stare attenti ai tanti giocatori di qualità che potranno metterci in difficoltà in ogni momento".
Dal canto suo, l'allenatore clivense ha ricambiato alle parole di Di Carlo, spendendo anch'egli parole di stima: "Ha fatto un perocorso simile al mio. Tra noi c'è stima e amicizia, al di là di come andrà il match di domani, gli auguro le migliori fortune. Con lui il Cesena ha trovato un'identità di gioco ben precisa e quello che fa in campo lo propone con convinzione". Gli di Maran sono però puntati sull'avversario in particolare su tre giocatori: "Ci aspetta una partita molto dura, ma ho fiducia nel mio Chievo e sono sicuro che giocheremo una buona gara, dovremo scendere in campo con l'atteggiamento giusto. Il Cesena sa mettere in campo tanto agonismo, poi ha tre attaccanti che sanno completarsi bene fra la velocità di Defrel, la forza fisica di Djuric e le qualità tecniche di Brienza. In più ha il vantaggio di giocare sul prato sintetico, un fattore in più da tenere sicuramente in considerazione, non siamo abituati a giocarci a differenza loro".