Una cordata di imprenditori cinesi alla guida del Milan? Tanti nomi, poche certezze. Una su tutte, i nuovi investitori della società di via Aldo Rossi saranno asiatici. Ieri sera un uomo d'affari è stato visto uscire dalla residenza del patron rossonero a bordo di un'auto. Si tratterebbe di Richard Lee, secondo alcune ricostruzioni, potrebbe guidare (o quantomeno lavorare come intermediario) la cordata di imprenditori cinesi la cui identità era rimasta segreta. Il gruppo di Mr.Bee resta comunque il favorito, tanto che è atteso in Italia con le credenziali bancarie per chiudere l’affare. Voci che continuano a rincorrersi: proviamo a ricapitolare quanto è successo

La smentita di Zong Qinghou-   Nella giornata di ieri Aska News ha accostato il maggiore produttore cinese di bevande al club rossonero riguardavano la volontà dello stesso Zong Qinghou di acquistare il 75% del pacchetto azionario della società, lasciando una quota minoritaria a Berlusconi, con la conferma di Barbara Berlusconi nel ruolo di amministratore delegato.  “Tutto fatto, restano da limare solo gli ultimi dettagli”, questo il virgolettato attribuito al presidente Berlusconi. Nel pomeriggio di ieri Il presidente della Hangzhou Wahaha Group e businessman dal patrimonio stimato in 19 miliardi di dollari, considerato l'uomo più ricco della Cina,  ha smentito l'interessamento al Milan : “Non abbiamo alcuna intenzione di entrare nel mondo del calcio, e non abbiamo avuto alcun contatto con il Milan”. Il miliardario cinese ha aggiunto dche quello che hanno scritto i media italiani “è uno scherzo del 1 aprile".  La smentita arriva anche  da fonti vicine a Berlusconi:  

Cena cinese ad Arcore?-  Poco dopo le 22 Sky ha filmato una fuoriserie nera uscire dal cancello di Villa San Martino, residenza di Berlusconi ad Arcore: seduto al lato del passeggero c'era un misterioso uomo d'affari asiatico: aveva una certa somiglianza con Richard Lee, l'uomo d'affari di Hong Kong con interessi in Cina che a ottobre 2014 è stato ospite di Berlusconi a San Siro  per una partita della squadra di Inzaghi.

Spenta sul nascere l'ipotesi Qinghou, restano aperte le altre piste asiatiche. Le cordate più accreditate a rilevare quote (minoranza o maggioranza?) del club sono due, quella cinese guidata da Richards Lee e quella thailandese capitanata da Bee Taechaubol. Quella più calda porta ad un fondo di Singapore, rappresentato dal broker thailandese che sarebbe il mediatore tra i possibili nuovi investitori e il Milan; sarebbe infatti pronto a rilevare il 20% del club per 195 milioni di euro e negli anni successivi salire al 65% della società di via Aldo Rossi che complessivamente viene valutata 1, 2 miliardi di euro (950 milioni più 250 milioni di debiti con le banche).  Ufficialmente non c'è alcuna trattativa sulla vendita e cessione del Milan, hanno puntualizzato fonti vicine al presidente rossonero sottolineando che non è mai stata fatta una reale valutazione circa il valore della società, ma il brand rossonero resta più noto al mondo fra quelli italiani,sportivamente parlando, dopo la Ferrari oscilla tra 500 e 750 milioni.  In questo momento, è in atto una doppia due diligence, cioè l’analisi dei bilanci del società milanista, che dovrebbe concludersi entro il 30 aprile. Nelle due settimane successive, inizieranno le trattative vere e proprie, che dovrebbero portare alla cessione della maggioranza del Milan e non più di una quota di minoranza. Berlusconi ha fretta di trovare un investitore perché prima dell’estate dovrà versare 300 milioni per l’aumento di capitale

Le voci che si sono rincorse nella giornata di ieri sembrano avere più di un fondo di verità, Berlusconi sarebbe veramente ad un passo dalla vendita, con due figure in corsa per la successione:  Richards Lee e Bee Taechaboul. Tutto può succedere, non sono esclusi colpi di scena.