Quest'anno niente Pasqua per Stramaccioni e i suoi ragazzi: il campionato riparte dopo la sosta per la Nazionale e non risparmia nemmeno il weekend pasquale. Sabato così i bianconeri scenderanno in campo a Marassi, per sfidare un Genoa ridimensionato rispetto all'inizio del girone d'andata, ma comunque grintoso. Due squadre, peraltro, divise da appena 4 punti, un divario che non può far star tranquillo Gasperini.
L'Udinese arriva in Liguria da inseguitrice costante della salvezza, meta che dista ormai appena sette punti e che in undici partite (c'è anche quella contro il Parma da recuperare) è a portata di mano. Comunque sia, non si può dormire sugli allori: le zebrette sono senza l'infortunato Domizzi e doveno fare a meno anche dell'instancabile Danilo. Brutta storia per la già tanto tartassata difesa, e al loro posto ci saranno Wague, Hertaux e Piris. Il modulo rimane sempre il 3-5-2 e a centrocampo non c'è niente di nuovo sotto il sole, a parte l'assenza di Badu, in panchina, per Pinzi. La formazione finisce con l'eterno Di Natale.
Il Genoa accoglie gli ospiti con il 3-4-3 che già dai pali vede un cambiamento: Lamanna per Perin, di ritorno dalla Nazionale e subito indisponibile. Stessa sorte per Bertolacci, sia squalificato che infortunato, e Ariaudo. In attacco c'è poi l'idea del turn-over: Gasperini dovrebbe far riposare Niang per far spazio a Borriello, la bestia nera dei friulani: nelle ultime cinque sfide con cui ha giocato contro di loro ha segnato dieci gol! L'uomo giusto quindi per il Gasp, desideroso anche lui di terminare il discorso dei 40 punti il prima possibile. E l'occasione potrebbe essere già sabato, anche se in casa non vince ormai dal 15 febbraio.
Il problema più grande che dovrà affrontare Stramaccioni in partita sarà la concentrazione: molti infatti sono da poco tornati dai ritiri con le proprie Nazionali e la pausa nasconde sempre un retrogusto amaro. Perché se è vero che ci si riposa, è anche vero che star fermi o lontani dal club per più di una settimana può far nascere stanchezza, calo di ritmo e perfino infortuni. Questa sarebbe una tegola per il mister romano: il rischio più grande è spezzare la serie di risultati utili consecutivi, nati dalla vittoria al Friuli con il Torino, e quindi ulteriori fermate per la salvezza.
Sicuramente l'attacco bianconero dovrà essere più cattivo: 218 tiri fatti sono pochi, soprattutto perché le reti fatte sono appena 31 e solo 10 in trasferta. Bucare la difesa genoana non sarà una cosa impossibile: le ultime sconfitte dei Grifoni con Chievo e Juventus hanno messo in evidenza vari punti deboli e, oltrettutto, questo sabato non ci sarà nemmeno Perin tra i pali. La fame di risultati a Udine si sente per poter pensare il prima possibile allo Stramaccioni 2: una nuova stagione e il continuare di un ciclo. Ma prima bisogna risolvere i problemi del presente.