Nessun rischio, non ora. Claudio Marchisio corre, con cautela. Il centrocampista si allena e vede l'Empoli. Convocazione possibile, probabile panchina. Una manna, considerando i primi timori e le prime analisi. Infortunio leggero al ginocchio, smaltito rapidamente. Andrea Pirlo lavora, forse non per il campionato. Il polpaccio, delicato, impone pazienza. Ad oggi la Serie A non è una priorità, perché l'enorme vantaggio acquisito lungo il cammino consente di prendersi qualche licenza, di varare un mini-turnover a protezione dei giocatori di maggior importanza.
Allegri pensa alla gara di Coppa Italia e all'andata di Champions con il Monaco, terreno ideale per rilanciare il regista azzurro, stante l'assenza, importante, di Pogba. Il fuoriclasse francese è ai box e il tecnico non può permettersi di presentarsi all'allenamento clou con altre defezioni, specie a centrocampo.
Con l'Empoli, sabato sera, Vidal si presenta al via come l'unico rappresentante della Juve tipo, nel modulo prediletto dal cileno, il 3-5-2. Al fianco di Vidal, Sturaro e Pereyra, alternative, di lusso. L'ex Udinese passa da trequartista a interno, garantendo qualità e corsa, il mediano del Genoa è pronto per una casacca ingombrante, l'unica possibile variante è Padoin.
Difesa tipo, con Barzagli, Bonucci e Chiellini. Qui meno rischi, perché Barzagli, rientrato da poco, in Nazionale non è sceso in campo nel secondo incontro, con l'Inghilterra, ricaricando quindi le batterie per la A.
Tevez rientra oggi dall'impegno con l'Argentina, possibile riposo? Llorente, Coman e Matri spingono per un'occasione, ad Allegri la risposta.