Mattinata video per gli Azzurri, che nel centro sportivo di Coverciano continuano a preparare la sfida in programma sabato a Sofia con la Bulgaria. Nel pomeriggio prevista la seduta tattica, chiusa al pubblico, con Conte che proverà le situazioni analizzate. Tra i due allenamenti, le classiche conferenze stampa di due protagonisti: è toccato a Marco Verratti ed Antonio Candreva.
Il centrocampista pescarese, protagonista in Francia ed in Europa (sponda Champions League) con la maglia del Paris Saint Germain, si prende tutte le responsabilità del caso, così come fa abitualmente con la maglia del suo club: "Esame di maturità? Non è un fastidio, è una gara molto importante per me e per la squadra, cercherò di dare il massimo. Pirlo è difficilimente sostituibile, se non sei Messi o Maradona la Nazionale non può essere di una persona sola, ma so cosa vuole Conte da me e proverò a mettere in pratica le sue richieste. Essere qui mi dà tanta fiducia. Trasferta di sabato? Stiamo pensando solo alla Bulgaria perchè vale per la qualificazione, giocare in quel campo non è mai facile. Dovremo scendere in campo con la consapevolezza di essere una grande squadra, vogliamo tornare a casa con un risultato importante".
Nostalgia canaglia dell'Italia? Marco Verratti ribadisce, ancora una volta, di esser contento in Francia e di voler rimanere a Parigi a lungo: "Ogni italiano vorrebbe giocare in Serie A, ma io sto facendo grandi esperienze in Francia e per il momento non mi manca l'Italia, sto molto bene a Parigi. Quando ti cercano grandi squadre è sempre motivo di orgoglio, ma non bastano due o tre anni per definirsi un grande calciatore, sono all'inizio".
L'ex Pescara ha parlato successivamente del suo rapporto con l'allenatore della Nazionale Antonio Conte (che ha sempre dichiarato di puntare moltissimo sulla consacrazione del talento azzurro), usando parole al miele nei suoi confronti: "Conte ci chiede molta intensità, mi sta facendo capire molte cose, dal punto di vista tattico è il migliore che abbia mai avuto. A centrocampo mi trovo bene in tutte le posizioni, posso giocare anche davanti alla difesa. Gerarchie in Azzurro? Quando ci sono Pirlo e De Rossi è normale che giochino loro, ho grandi campioni davanti a me, mi devo guadagnare il posto. Io ci proverò e non farò una tragedia se non giocherò quando tornerà Pirlo, se giocherò invece insieme a lui sarà una scelta del mister. La concorrenza aiuta a vincere trofei".
Infine, una considerazione personale sul campionato italiano, sugli oriundi e sul cammino in Champions League: "Anche a Parigi non ci sono molti francesi, il calcio è diventato internazionale, penso che un giovane debba dimostrare che un allenatore possa avere fiducia in lui, all'estero forse vengono concesse più opportunità, è questa la differenza. Il calcio italiano viene comunque seguito anche all'estero, anche nel nostro spogliatoio ne parliamo. Juve? Può arrivare fino in fondo, può essere tra le favorite. Noi abbiamo preso fiducia dopo l'ultima partita di Londra, le sconfitte ci hanno portato a migliorare. PSG-Juve in finale? Mi piacerebbe".
Si passa ad un altro tassello fondamentale del centrocampo dell'Italia, spostandoci però al campionato italiano, dove uno dei protagonisti è senza dubbio Antonio Candreva con la sua Lazio: "Forse la sosta per noi è arrivata nel momento sbagliato perchè abbiamo fatto sei vittorie consecutive ed avremmo preferito la continuità. Nelle ultime 4 partite avremo scontri diretti, ma lo sappiamo e sono sicuro che arriveremo pronti a questi appuntamenti. Obiettivo? Ritornare in Europa, siamo lì e ce lo meritiamo. Vogliamo giocarcela sino in fondo. Lotito? Il presidente con noi ha un bellissimo rapporto. Lo vediamo poco perchè ha tante cose da fare. Penso che in questi anni alla Lazio abbia fatto un lavoro enorme, di grande qualità, portando la squadra a vincere tre trofei".
Il laziale ha poi analizzato la questione ruolo, che in Nazionale è di interno di centrocampo a cinque, molto differente rispetto a quello di ala pura con la Lazio di Pioli: "E' un ruolo diverso da quello che faccio nella Lazio, ma l'ho già fatto contro la Croazia. Ci stiamo preparando come sempre nei minimi dettagli per questa importante partita. Anche nella Lazio faccio entrambe le fasi, un calciatore moderno non può prescindere da questo. E' un ruolo che mi piace e cerco di farlo nel migliore dei modi. Oriundi? Penso che possano essere dei valori aggiunti, Eder si sta rinconfermando negli anni, Vazquez si è ambientato subito bene in Italia. Il gruppo li ha accolti nel migliore dei modi per permettergli di dimostrare le loro qualità".