Vigilia di Champions in casa Juventus e come ogni trasferta, prima del classico briefing sul terreno di gioco del temibile Signal Iduna Park (Westfalen Stadion se preferite), mister Allegri ha presenziato nella sala stampa dello stadio tedesco rispondendo alle domande dei cronisti sulla fondamentale sfida di domani contro il Borussia Dortmund. Presenza impreziosita dall'imponente figura al fianco del mister, quasi a sottolineare l'importanza della gara e delle parole che emergono dalla conferenza stessa: Gigi Buffon. Ecco quanto dichiarato.

Si parte subito in quarta e ad Allegri viene chiesto come la sua squadra intende approcciare la gara e se sente la pressione dell'ambiente e di uno stadio che mette i brividi: "Partiamo da un vantaggio del 2-1 della partita di andata, sappiamo della difficolta della partita ma anche il Borussia sa quali sono le difficolta. Bisogna fare una partita sotto tutti i punti di vista, giusta, sarà una bella partita, spero. Difficilmente finirà 0-0, per passare il turno dobbiamo fare due gol".

Rispetto alle ultime partite ci dobbiamo aspettare una Juventus più aggressiva?: "Le ultime sono state giocate bene, diversamente dalla gara d'andata. Con il Borussia non abbiamo concesso un tiro in porta e il Borussia ha segnato su una scivolata di Chiellini; abbiamo avuto diverse occasione da gol e dobbiamo sapere le qualità del Borussia: grande velocità e pressione, domani dobbiamo giocare bene tecnicamente, sbagliare poco e andare a colpire dove loro hanno punti deboli. Formazione? Per la partita in corso non so, perchè non so come andrà la partita, dipende da come va la partita. Per quanto riguarda la formazione di domani, ho ancora dei dubbi, devo decidere, valutare se giocare a tre o a quattro. Che è la cosa che preme a tutti voi, a tre o a quattro, 'sti benedetti numeri. Entro domani dovrò decidere perchè poi domani sera giochiamo".

Si passa all'analisi dei singoli con il mister, che analizza la differenza di prestazione con Marchisio e senza Pirlo e si sbilancia sulle condizioni di Andrea Barzagli, appena tornato dopo mesi di inattività: "Sono due giocatori con caratteristiche completamente diverse. Andrea ha la capacità di alzare, rallentare, capire i momenti della partita, e soprattutto avere in campo Andrea, avere un'arma in più sui calci da fermo, che sono fondamentali quando si giocano le partite. Claudio sta giocando un'annata straordiunaria, per me non è assolutamente una sorpresa. Claudio credo sia uno dei migliori centrocampisti in Europa per qualità fisiche, tecniche e tattiche soprattutto; sta facendo un'ottima stagione e la Juventus ne ha tratto beneficio. Per quanto riguarda le condizioni di Barzagli sono buone, anzi ottime. Ha fatto il rientro dopo otto mesi, ha fatto una grande partita a Palermo e sono molto contento soprattutto perchè abbiamo recuperato un giocatore del quale abbiamo sentito la mancanza a livello tattico e tecnico. Quindi per questo finale di stagione averlo recuperato credo che sia fondamentale".

I cronisti chiedono cosa significhi, per entrambe, la sfida di domani sera. L'allenatore sottolinea ovviamente l'importanza del passaggio del turno, ma anche: "Per quanto riguarda la partita di domani, cosa conta nell'annata... Noi siamo qui e dobbiamo e vogliamo passare il turno di Champions, arrivare quarti e vedere cosa succede. Abbiamo ancora una pratica, che è il campionato, ancora da chiudere, nonostante questi 14 punti di vantaggio, che sono molti a 11 giornate dalla fine, però mancano ancora sei vittorie per vincerlo. E abbiamo anche una partita di Coppa Italia dove abbiamo ancora la possibilità di ribaltare il risultato e andare in finale. Al momento gli obiettivi di arrivare a questo momento della stagione e giocarci tutte le tre competizioni... ci siamo. Bisogna essere bravi a chiudere il campionato, ma soprattutto domani sera ad andare avanti in Champions" ha dichiarato il mister.

Diverso l'approccio del portiere campione del Mondo: "Per il discorso del tifo è innegabile che non posso confermare il mio pensiero a meno che ci siano sorprese domani, ma c'è modo e modo di partecipare a una partita e sicuramenre il pubblico in questo stadio vive con trepidazione i 90 e I 120 minuti della gara, qualcosa che la squadra di casa e i giocatori di casa sentono ma anche un qualcosa che può stimolare maggiormente chi viene a giocare o chi è ospite se qualcuno ha già provato certe sensazioni o ha un po' di esperienza".

Infine una battuta scaramantica sullo stadio che vide Buffon protagonista con l'Italia nella semifinale del Mondiale 2006: "E' sempre un piacere, non sono mai gare banali o di basso livello quando vieni qui, giocare in un tempio simile dove sei stato protagonista con altri compagni, nazionale e club, è qualcosa che entusiasma ed emoziona sempre".