"Pirlo è stato sottoposto ad accertamenti, l'ecografia ha evidenziato una buona evoluzione della guarigione della lesione al gemello mediale destro, ma non tale da renderlo disponibile per la trasferta di Dortmund. Il centrocampista proseguirà il suo programma riabilitativo differenziato".
Si parte da una certezza, a Dortmund senza Andrea Pirlo. L'assenza del centrocampista apre a una Juventus diversa. Riposto il fioretto, il palleggio, Allegri prepara la gara su altri contenuti. In regia Claudio Marchisio, quantità e dinamismo, meno capacità di gestione della palla. In sostanza si va in guerra, affilando armi differenti. All'Iduna Park non è solo una partita di calcio, si entra in un'arena che trasmette emozione, la sensazione è che un'onda ti travolga, una marea giallonera invada il campo e spinga l'undici di casa. L'impatto è decisivo, ecco perché prepararsi con i giusti interpreti è fondamentale, saper giocare queste partite conta, un luogo comune quanto mai azzeccato.
Klopp alza l'atmosfera della vigilia, esaltando la forza "dell'inferno tedesco", alimentando pressione e adrenalina. Il Borussia Dortmund si gioca tutto, fuori dalla corsa per il titolo da tempo, ripone in Champions le residue speranze di stagione, la Juventus, che il campionato lo ha in tasca, non vuol lasciar la Coppa, perché la certezza è che la A vada ormai stretta dalle parti di Torino.
Considerare un vantaggio il 2-1 dell'andata è un pericolo, serve altro per battere il Borussia, serve una squadra pronta a sporcarsi le mani, in questo senso Allegri punta sul 3-5-2, modulo di contiana memoria, perfetto in assenza di Pirlo. Con un centrocampo a cinque, il tecnico punta a esaltare la corsa di Lichtsteiner, a creare la strada per gli inserimenti di Pogba e Vidal, dietro è invece l'ora di Barzagli, uomo d'esperienza, uomo di caratura internazionale. La vecchia Juve - Barzagli, Bonucci, Chiellini - per un'impresa nuova.
Davanti Llorente ama più di Morata il 3-5-2, è ballottaggio. La carta a sorpresa è Pereyra, con lui modulo consueto con il trequartista e Barzagli in panchina. Il centrale, rientrato in campo dal primo minuto con il Palermo, è in condizione, gli ultimi allenamenti decretano la firma sulle undici casacche da calare a Dortmund. La qualificazione parte da qui.
Le due possibili versioni della Juventus di Coppa: