Sogni di quarto scudetto, vicinissimi a diventare realtà. Sarebbe un'impresa storica quella della Juventus, che ora che ha messo tra se e la Roma ben 11 punti, li deve mantenere. Perchè se costruirsi un vantaggio è difficile, mantenerlo lo è allo stesso modo. Per cui, testa a Palermo, e si pensa partita dopo partita: bisogna essere focalizzati sul campionato. Per la 27esima giornata i bianconeri devono sfidare i ragazzi di Iachini, autori di una stagione molto sopra le aspettative, e con tanta voglia di continuare a sorprendere: la classifica dice che i punti sono 35, tanti quanti il Milan, uno in meno dell'Inter. Una classifica che continua a sorridere alla squadra di Allegri, come detto, che andrà a Palermo, campo tradizionalmente difficile, per cercare di strappare altri tre punti preziosissimi. E poi, testa alla Champions.
I PRECEDENTI - Come dicevamo, campo tradizionalmente difficile quello di Palermo per i bianconeri: in Serie A, sono 25 le partite giocate in Sicilia tra le due squadre, e per 6 volte hanno vinto i padroni di casa, con 8 pareggi e 11 vittorie ospiti. Se si considerano anche le sfide giocate a Torino, arriviamo a 51 totali: 30 vittorie bianconere, 11 pareggi e 10 vittorie rosanero. In tutti gli incontri ufficiali, ancora avanti nettamente la Juve: 33 vittorie, 12 pareggi e 11 sconfitte. Quest'anno, la gara di andata giocata a Torino, si è conclusa sul risultato di 2-0 in favore della squadra di Allegri, grazie alle reti di Vidal e Llorente.
Negli ultimi anni, il Palermo rievoca ricordi molto positivi ai bianconeri: torniamo infatti al 7 aprile 2012, sabato pasquale, per ricordare la vittoria per 2-0 ottenuta al Barbera, con le reti di Bonucci e Quaglierella. Quei tre punti permisero alla squadra allora di Conte di superare il Milan in vetta, per poi restarci fino alla fine della stagione e aggiudicarsi il primo titolo della serie, ancora aperta.
Un altro ricordo molto dolce per la Juventus è legato al 5 maggio 2013, quando allo Juventus Stadium un rigore realizzato da Arturo Vidal consegnò il secondo scudetto consecutivo ai bianconeri.
QUI JUVENTUS - Difficile pensare al campionato, quando martedì si gioca una partita fondamentale. La trasferta di Champions League a Dortmund, valida per il ritorno degli ottavi di finale, porta sicuramente via molte energie mentali ai bianconeri, che però devono restare concentrati, visto che già non vivono un momento brillantissimo: la vittoria casalinga col Sassuolo, che ha dato 11 punti di vantaggio, è arrivata con fatica, senza brillare particolarmente, grazie all'ennesima magia di Paul Pogba. Sul piano del gioco, ancora fatica: una squadra che sembra a tratti stanca, a tratti poco stimolata. Il non aver preso gol rappresenta già un segnale importante, visto che era da 6 partite che la porta non rimaneva inviolata.
QUI PALERMO - Se la Juve ha qualche problema in fase difensiva, il Palermo risponde con carenza di gol: due partite senza segnare, non accadeva da settembre-ottobre (0-4 con la Lazio e 3-0 ad Empoli). Fatto alquanto strano, vista la stagione che stanno disputando Vazquez e Dybala, senza dimenticare l'apporto di Belotti. Di positivo c'è che Sorrentino non prende gol da due partite, ed era accaduto anche questo solo per un'altra volta in stagione. Due 0-0 consecutivi che, complici le due vittorie ottenute nelle ultime 8 partite, hanno un po' frenato la corsa all'Europa, che sembrava essere un sogno possibile. Per riprendere la marcia, c'è bisogno di una vittoria. E attenzione agli sgambetti, perchè anche la Roma e il Napoli sono inciampate al Barbera...
LE PROBABILI FORMAZIONI - Per ovviare alle carenze difensive, Allegri potrebbe affidarsi a quello che è stato il miglior difensore italiano degli ultimi anni: insieme a Bonucci e Ogbonna dovrebbe infatti giocare Barzagli, che ritornerebbe titolare dopo 10 mesi di calvari e infortuni. 3-5-2 dunque, con un'altra novità importante a centrocampo, rappresentata da Stefano Sturaro, che dovrebbe giocare concedendo un turno di riposo a Vidal. Pausa anche per Evra, con De Ceglie al suo posto, e forse anche per Lichtsteiner, che dovrebbe essere sostituito da Padoin. Restano gli stakanovisti Marchisio e Pereyra, oltre a Tevez, che per l'occasione dovrebbe tornare a far coppia con Llorente, anche se salgono le quotazioni di Matri. In porta rientra Buffon dopo l'influenza, mentre Pogba è squalificato.
Se la Juve passa a tre, il Palermo dovrebbe continuare con la difesa a quattro, proposta nelle ultime partite dopo l'infortunio di Morganella: il modulo, come visto in precedenza, garantisce solidità difensiva, ma davanti i meccanismi sono ancora da oliare al meglio. Tra i pali dunque va Sorrentino, con davanti a lui i centrali Andelkovic e Terzi, e sulle fasce Vitiello e Daprelà, che dovrebbe essere preferito a Lazaar, appena rientrato e non ancora pronto per giocare dall'inizio. A centrocampo con Barreto e Rigoni dovrebbe esserci Maresca, grande ex (applauditissimo) di giornata, mentre il tridente sarebbe composto da Vazquez e Quaison alle spalle di Dybala. D'obbligo il condizionale però, perchè potrebbe anche giocare Rispoli dall'inizio al posto dell'ex AIK: in quel caso, si passerebbe al 3-5-2.
LE PAROLE DELLA VIGILIA - "La Juve nella sua storia è la Juve, andrà avanti con il suo percorso avendo anche una grande rosa. Per noi sarà una sfida difficile da andare a interpretare. Cercheremo di onorare al meglio la partita, giocandola in modo perfetto”. Un Beppe Iachini motivato in conferenza stampa chiede ai suoi massimo sforzo, per fare bella figura e magari strappare anche qualche punto a una Juve irresistibile, facendo leva sui due gioielli, che davanti stanno dando spettacolo: "Dybala per la maturità sembra un calciatore di 35 anni e anche se non è stato convocato in Nazionale e avrà di fronte la Juventus non sarà condizionato e se non sarà al top è perché da inizio anno lo stiamo facendo giocare sempre. Franco Vazquez e Dybala non so se sono da Juventus, ma al momento sono da Palermo e in futuro potranno essere da grandi squadre. Noi stiamo cercando di valorizzarli. Non ho timore di perderli il prossimo anno, non posso dire se resteranno o meno perché nel calcio tutto può cambiare in un attimo".
Dal canto suo, anche Allegri chiede attenzione, perchè il momento è topico, come ammette lui stesso, ma bisogna gestire bene le forze, soprattutto mentali. Niente fretta dunque, un passo alla volta: "Pensiamo solo al Palermo, pensiamo partita per partita. Contro i rosanero non sarà una sfida facile perché giocheranno spensierati senza problemi di classifica. Noi pensiamo alla partita di domani, anche perché credo che questa settimana, a partite da domani, credo sia una settimana, se non decisiva, quasi decisiva per il campionato, che al momento non è ancora vinto come dicono tutti, e per la Champions perché è una partita da dentro o fuori". Concentrazione e bel gioco, qualcosa che ultimamente sta mancando: "Servirà una Juve che gioca bene a calcio. Non dobbiamo commettere gli errori che abbiamo fatto in passato. Non voglio sentire parlare di stanchezza perché abbiamo giocato cinque giorni fa. Chi è stanco vuole dire che non ha il motore per giocare in una grande squadra".