Una partita che potrebbe valere l'intero campionato, quella che chiude la 25esima giornata di Serie A. Un monday night all'inglese, giocato tre le due squadre che tutti davano per uniche contendenti alla pari per cucirsi addosso il tricolore a fine stagione: a quasi 5 mesi di distanza dalla partita più chiacchierata di tutta la stagione, sono pronte a ritrovarsi Roma e Juventus. Una situazione di classifica totalmente diversa dalle attese caratterizza la sfida: la crisi di risultati dei giallorossi ha permesso ai bianconeri di fuggire fino al +9. Un distacco sostanziale, che pone le due compagini quasi a due livelli differenti: la squadra di Garcia deve anche guardarsi le spalle, mentre i ragazzi di Allegri sono totalmente padroni del loro destino, e in caso di vittoria sarebbe difficile pensare che la Roma sarebbe in grado di recuperare 12 punti in 13 giornate. Mai dire mai, ma l'occasione è di quelle ghiotte.
I PRECEDENTI - Quella tra Juve e Roma è la sfida numero 182 a livello storico, la 162esima solo in Serie A. Il bilancio sorride alla vecchia signora: 86 a 44, con 51 pareggi, a livello storico; 77 a 37, con 47 pareggi, solamente nel campionato nostrano. I numeri cambiano però se si considerano solo le partite giocate all'Olimpico di Roma: 80 precedenti con 29 vittorie dei giallorossi contro le 25 bianconere, e 26 pareggi. L'ultimo precedente in assoluto è la gara del 5 ottobre 2014, vinta dalla Juventus per 3-2, mentre a Roma si è giocato l'11 Maggio, e fu ancora la squadra campione d'Italia a spuntarla, grazie a una rete di Osvaldo nel finale. Questi gli highlights di queste ultime due sfide:
LA VITTORIA EUROPEA - Morale sicuramente altissimo per la truppa di Allegri, reduce dalla vittoria in Champions League arrivata martedì sera contro il Borussia Dortmund: il 2-1 magari non rappresenta garanzia di passaggio del turno, ma, visti gli esiti delle ultime campagne, è comunque una vittoria importante, che arriva inoltre dopo un momento non positivo sotto il piano del gioco. Fugati dunque i dubbi dopo il 2-2 a Cesena e il 2-1 casalingo con l'Atalanta: la Juve è vivissima e vuole chiudere il discorso scudetto con largo anticipo, per poi concentrarsi sull'Europa.
UNA VIGILIA TORMENTATA - A smorzare gli animi ci hanno pensato i problemi a centrocampo: in primis l'infortunio di Pirlo, uscito alla fine del primo tempo della sfida di Champions League per un problema al polpaccio che lo terrà fuori per un mese circa, poi si è aggiunto Pogba, per un leggero affaticamento muscolare che non dovrebbe impedirgli di scendere in campo, successivamente è toccato a Vidal spaventare lo staff medico con un problema alla schiena (inezie), infine un lieve trauma distorsivo ha tolto dalla disponibilità di Allegri Sturaro, che avrebbe avuto buone possibilità di giocare. Il cileno e il francese dovrebbero essere comunque arruolabili e salvo cataclismi scenderanno in campo.
LE SCELTE - Allegri dovrebbe affidarsi dunque al classico 4-3-1-2 nella sua idea principale: Buffon tra i pali, ballottaggio Lichtsteiner-Caceres a destra con lo svizzero favorito, mentre sono sicuri del posto Evra a sinistra e Bonucci-Chiellini al centro. In mediana, dovessero farcela entrambi, Pogba e Vidal saranno i due interni, che daranno protezione al regista Marchisio; sulla trequarti agirà Pereyra, alle spalle della coppia d'attacco composta da Tevez e Morata, che sembra in vantaggio su Llorente. Non dovesse farcela uno tra Pogba e Vidal (o entrambi), si passerebbe al 3-5-2, con l'inserimento di Caceres in difesa e l'avanzamento sulla linea dei centrocampisti di Lichtsteiner ed Evra; se entrambi dovessero essere fuori gioco, l'interno lo farebbe Padoin, insieme ovviamente a Marchisio e Pereyra.
LE PAROLE DELLA VIGILIA - "Dopo questa partita ce ne saranno altre tredici, cioè 39 punti in palio. Per arrivare alla quota scudetto mancano ancora molte vittorie, affrontiamo una partita alla volta. D'ora in avanti cominciano gli scontri diretti e non bisogna lasciare un centimetro". Queste le parole di Massimiliano Allegri in conferenza stampa. Bisogna stare cauti, non sottovalutare l'avversario e vincere gli scontri diretti: "La Roma ha pochi punti deboli, è una squadra di grande valore anche se domani, nella partita secca, i valori si azzerano. Sarà una bella partita fra due squadre che negli ultimi due anni hanno dato vita a un duello importante, sia sotto l'aspetto tecnico che fisico. È normale che loro domani dovranno fare di tutto per vincere la partita e cercare di avvicinarsi, fino a questo momento ci sono stati pochi scontri diretti, che iniziano da ora in avanti. E gli scontri diretti sono doppi punti se li vinci". E sui problemi di formazione: "In questo momento importante però non posso permettermi di perdere un giocatore per più di un mese, sarebbe da sciocchi".