No, non tappate gli occhi ai vostri figli, lasciate che guardino ciò che fa ribrezzo, ciò che disgusta l'animo e smuove le coscienze, di chi ancora una coscienza se la tiene ben stretta.
Perchè oggi è così. Oggi, per parlavi di Feyenoord-Roma, non ci soffermeremo su giocate da urlo e azioni da cardiopalma, perchè oggi, ad una settimana di distanza dal sacco di Roma, all'indomani della becera manifestazione di ignoranza, ciò che fa veniere voglia di urlare, è proprio la nauseante manifestazione di stupidità di chi, per 90 minuti, si proclama appassionato di calcio.
Se la speranza era quella di assistere alla vittoria dello sport, col calcio a far da protagonista, gli antagonisti calano le maschere dopo 38 minuti, quando dalla palude dell'idiozia una banana di plastica vola verso Gervinho, del resto, lui è un "negro", una "scimmia", che magari si distrarrà alla vista del succulento frutto. Ci dispiace, perchè l'ivoriano si prende la rivicncita più grande al minuto 60', quando sull'invito di Torosidis, porta la Roma dall'altra parte.
Bando alle ciance, la Roma raggiunge gli ottavi, esce vittoriosa e vincente dal teatro dell'assurdo della Rotterdam della vergogna. Lanci di oggetti, e partita sospesa per 15, sconcertanti, minuti. Rotterdam, città di quell'Erasmo che elogiava la follia, ma che di certo non si riferiva a questo...
I giallorossi volano agli ottavi, e all'atterraggio, ad attenderli, ci sarà la Fiorentina, perchè quest'anno, l'Italia c'è, cinque volte, con cinque nomi diversi, e questa è senza dubbio la più bella delle notizie.