Chi l'ha mai detto che un giovane arbitro può formarsi solo sui campetti di periferia? Certo, questo è lo step base per tutti i "fischietti" che intraprendono questo percorso da poco, per imparare a prendere le decisioni più importanti sul rettangolo verde (quando lo è, non sempre), ma non è l'unico. Perché se amano stare con gli altri, socializzare e conoscere gente nuova, allora hanno scelto la via che fa per loro.

Si chiama "Tournaments Abroad" ed è un'iniziativa a dir poco unica nel mondo dei fischietti di calcio. In pratica, consiste in "stage" per arbitri giovani e meno all'estero o in Italia, in occasione di tornei sponsorizzati dalla stessa UEFA o da marchi come la Disney che coinvolgono club da tutto il mondo all'insegna del divertimento e della sportività. Si va dalla Catalogna a Pechino, passando per Rimini e Orlando, il tutto all'insegna della socializzazione con persone da tutto il globo.

Purtroppo, per gli arbitri italiani non sarà possibile scendere direttamente in campo. L'Aia, infatti, non permette si suoi associati di arbitrare in questi tornei, per cui sono disponibili soltanto incarichi di staff. Ma non è certo un dramma, anzi, poiché non è sempre necessario indossare divisa e tacchetti per imparare il mestiere: vivere per giorni insieme a colleghi di ogni età e provenienza è sicuramente uno stimolo potentissimo per migliorarsi e imparare cose nuove! (E' comunque consigliabile avvisare sempre prima il Presidente della propria Sezione arbitri)

Sul sito www.refereeabroad.com, sotto l'elenco "tournaments", si trovano tutte la varie competizioni organizzate e, per alcune di esse, bisogna avere almeno 18 anni, ma non per tutte. Nella homepage, inoltre, c'è la finestra dedicata esclusivamente ai "referess", nella quale sono indicate le varie mansioni disponibili e le competenze richieste per una simile esperienza. Sicuramente la conoscenza, almeno base, dell'inglese e il tutto potrebbe senz'altro trasformarsi in una versione più avvincente di una classica vacanza studio.

Per i prezzi, conta una minima tassa d'iscrizione e il costo del viaggio autonomo: per il resto ci penserà l'organizzazione. Il modulo, insieme a tutte le altre informazioni, si trova sul sito. Arbitrare non è solo sinonimo di dure responsabilità, ma anche un modo per scoprire nuove realtà.