I 7 punti attuali rappresentano il massimo vantaggio della sua Juventus nei confronti della Roma, la rivale per lo scudetto. Massimiliano Allegri sa che però le insidie sono sempre dietro l'angolo, e nella conferenza stampa di rito alla vigilia del match di domani, che vedrà i suoi bianconeri affrontare l'Udinese in trasferta al Friuli, ha richiamato i suoi all'attenzione. Il primo punto affrontato però riguarda il modulo, viste le assenze a centrocampo di Marchisio, per squalifica, e Vidal, infortunato: "Valuterò il cambio di modulo, possiamo anche continuare a giocare con questo sistema, A metà campo siamo contati". Proprio del centrocampista cileno ha parlato il tecnico livornese, allontanando ogni ipotesi di problemi con il suo numero 23: "Uno che esce dal campo, entra nello spogliatoio, si mette la borsa del ghiaccio e poi torna in panchina è strano? Io non ci vedo niente di male. Doveva affrontare una stagione difficile dopo il mondiale e l'infortunio, doveva recuperare in tre mesi e invece dopo un mese già giocava. A Parma ha preso una botta sulla caviglia con interessamento del ginocchio, col Milan ci sarà".
La partita di Udine è piena di insidie, e questo periodo, secondo Allegri, è fondamentale per la stagione bianconera: "Vincere a Udine non sarà facile e poi Di Natale fa sempre gol. Sarà una partita da giocare con attenzione, siamo in un momento cruciale del campionato, dato che dovremo arrivare allo scontro diretto con il vantaggio che abbiamo ora. A Udine non vengono spesso fuori delle partite non bellissime, anche se noi siamo una squadra con margini di miglioramento importanti, atletici e morali". Bisogna dunque guardare a lungo termine per trovare le motivazioni: "Lo stimolo è l'obiettivo finale. Sette punti sono tanti e non sono niente, bastano due pareggi. Dovremo essere concentrati e sbagliare il meno possibile perché non c'è più tempo per recuperare. A Parma non abbiamo rischiato e loro sono stati molto aggressivi, concedendo poco. La maturità di una squadra si vede in queste partite ed è fondamentale per vincere un campionato. Bisogna vincere anche quando si gioca male".
Il solito rebus riguarda chi affiancherà Tevez là davanti, il ballottaggio è quello tutto spagnolo tra Morata e Llorente: "Dovrò valutare, a Parma Morata ha bene, ma è stato decisivo anche Llorente con il suo assist. Fernando ha lavorato molto per la squadra, è normale un momento di flessione, ma non è detto che non possa giocare titolare". E intanto si pensa anche al mercato, anche se, come al solito, Allegri è restio a parlarne: "Arriverà Osvaldo? Non ne parlo, è un momento cruciale anche per il mercato. Poi il 2 febbraio vedremo come sarà la rosa. Intanto è rientrato De Ceglie e ci può tornare utile visto che Asamoah sarà fuori ancora per un po'. Poi vedremo. Se parte Giovinco, come sembra, avremo bisogno di un'altra punta. A Parma ha fatto buona partita anche Coman, seconda punta come Tevez. E Morata può giocare in quel ruolo".