Nella sala stampa di Trigoria, c'è l'overbooking tipico delle grandi occasioni, con un "sold out" che al centro Fulvio Bernardini non si vedeva dal pre-Bayern dello scorso Ottobre. Garcia prende in mano il microfono, ma non si discute subito di derby e di calcio, perchè nel week-end dell'orrore c'è qualcosa che viene prima: "Sono francese e sono in lutto. Dobbiamo essere tutti uniti in questo momento, per questo ho voluto regalare simbolicamente a tutti delle matite e ovviamente la società era con me. È stato un attacco non solo alla Francia, ma a tutta la libertà d'espressione. Questa libertà deve rimanere per tutta l'eternità. Noi facciamo in modo di divertire la gente, come i giornalisti di Charlie, per questo mi sento uno di loro".
Poi, spazio al Derby della Capitale, che per il francese vale solo 3 punti, ma deve valere anche il primato in classifica "Faremo di tutto, anzi di più, per vincere. Ma dà solo tre punti, come le altre partite. Certamente, al 90' vogliamo essere primi, poi vedremo se solo per qualche ora o se, magari, per una settimana intera. Questo turno vedrà le prime 4 incrociarsi, è molto eccitante. Facciamo questo mestiere per vivere queste gare. Il nostro obiettivo è molto più alto che il derby in sè. La Lazio Rispetto allo scorso anno è una squadra differente, la classifica dice che ha fatto meglio. È aggressiva, infatti è la squadra che fa più falli, ma ha molta qualità e fa molti gol. Possiamo andare in testa e questo ci dà grande carica. Ho dovuto frenare i ragazzi in allenamento, l'intensità la dobbiamo mettere domani alle 15, non prima".
Adesso manca poco, Roma trattiene il fiato, perchè alle 15.00 di domani, il fiato servirà ad emettere il boato che tutti aspettano all'Olimpico.