Si riparte, e forse, per la Roma, il problema è proprio questo. La ripresa del dopo-Natale, ai giallorossi non ha mai portato bene: sconfitte pesanti, una su tutte, quella nel Derby del 2005, quando i Biancocelesti, si imposero per 3-1 sulla lupa capitolina; vittorie sofferte: come quella casalinga contro il Catania, targata Vucinic e raggiunta solo nei minuti finali, grazie proprio ad una doppietta del montenegrino. E beffe colossali: come il 2-2 del Sant'Elia, quando a Cagliari, Totti e compagni si fecero raggiungere nei minuti finali da Conti, dopo aver condotto per 2-0 l'intero match.
Il presente però è diverso, perchè la Roma, ha una "mission" (possible o impossible non si sa ancora), chiamata Scudetto, che dalle parti della capitale non si compie dal lontano 2001, e, dato che la Signora questa sera, sarà impegnata nel Derby d'Italia, vincere è obbligatorio, perchè Juventus-Inter... non si sa mai... e allora, ecco la carica di Garcia, che non pensa al derby, ma solo a Udine, perchè la partita più importante è sempre la prossima, almeno così la pensa Monsieur Garcia:" "Nel 2015 vogliamo vincere almeno un titolo. E per farlo dobbiamo fare di tutto per vincere domani. Tutta la squadra, compresi Totti e Destro, sta molto bene e tutti ci possono dare una mano per prendere i tre punti. Perché per noi, come sempre, è la partita più importante della stagione perché è la prossima. Non farò calcoli in vista delle prossime. Dobbiamo migliorare in attacco, nelle ultime partite abbiamo segnato poco, ma non voglio un giocatore da 20 o 25 gol, per me è molto più importante che vadano a segno tutti. Il gruppo ha molto entusiasmo, molta grinta, la sosta ha fatto bene a tutti. Firmerei per un 2015 uguale al 2014, vuol dire che lotteremmo fino all'ultimo per vincere dei titoli. Una differenza però c'è, quest'anno almeno una cosa vogliamo vincerla".
Per cominciare il 2015 al meglio, la Roma proverà col solito 4-3-3: De Santis in porta; linea difensiva composta da Maicon, Astori, Manolas, Holebas; a centrocampo spazio a Nainggolan, De Rossi e Pjanic, il tridente, orfano di Gervinho, vedrà come interpreti Iturbe, Destro e Ljajic.
L'Udinese dell'ex Strama, si schiererà probabilmente in un 3-5-1-1: Karnezis in porta; difesa a tre composta da Piris, Danilo e Domizi; Widmer, Kone, Allan, Guilherme e Pasquale a centrocampo, e Fernandes Borges dietro Di Natale unica punta.
A Udine, si attende solo il fischio d'inizio. Con una Juve da inseguire e un titolo da conquistare, la Roma, non può proprio permettersi passi falsi.