Una chiusura amara, lontano dall'Italia, a Doha, una Supercoppa assaporata e poi lasciata in mani altrui. La Juventus riprende la corsa, rigenerata dal riposo, dopo l'incubo partenopeo e qualche riflessione sullo stato attuale della rosa. Stagione soddisfacente fino ad oggi - prima piazza in A, qualificazione agli ottavi di Champions - con una sola macchia. Allegri, chiuso l'apprendistato, si è preso la Juve, modellandola a sua immagine, passando a una retroguardia a quattro e introducendo il trequartista. Già il trequartista, è lì che ruota il mercato invernale della Juve, tutto su Snejider, questo il diktat del tecnico "Per ora è del Galatasaray... Ha qualità tecniche e andrebbe a completare un reparto già molto forte. Creerebbe ulteriore competizione".
A Torino, alla ripresa, arriva l'Inter. Non è più la sfida d'élite del calcio italiano, ma resta una partita di fascino, elettrica. "La squadra è tornata carica, avevamo bisogno di un po' di giorni di vacanza dopo cinque mesi intensi. Con l'Inter è una partita contro una squadra che ha fatto progressi e ha trovato autostima. Soprattutto è pericolosa la prima dell'anno, basta vedere Real e Barcellona. Farà risultato chi sarà più concentrato".
Sul fronte formazione poche novità. Le lacune riguardano, come di consueto, il reparto arretrato, ancora orfano di Barzagli. "Stanno tutti bene, Caceres e Marrone sono in gruppo, Barzagli è ancora fuori. Tutto per fare le scelte giuste. Contraccolpo dopo Doha non c'è. Abbiamo perso ai calci di rigore contro un'ottima squadra. Dispiace aver perso però il percorso è positivo. Tempo per sbagliare non ne abbiamo più visto che ci sono tre obiettivi da raggiungere".
L'annunciato addio di Tevez, pronto a lasciare la Juve al termine del contratto per far rientro in patria, non porta con sè strascichi "Manca ancora un anno e mezzo. Credo non ci sia niente di particolare, a volte si fanno delle dietrologie inutili. Farà il professionista fino alla fine. Se tra due anni vuole andare da un'altra parte è giusto che lo faccia. Il calcio come la vita non si ferma. Alla fine quello che rimane è sempre la società".
Nessun pensiero, infine, a possibili rivincite con il Napoli - presto sulla strada della Juve anche in Serie A - c'è l'Inter e occorre massima attenzione per evitare di incappare in pericolose contro-prestazioni "L'Inter ha giocatori capaci di fare giocate importanti. Kovacic sa saltare l'uomo, Icardi, Palacio, Guarin, Ranocchia sono giocatori di ottima qualità. Ultimamente la squadra sta cambiando. I derby con l'Inter? Ero partito bene vincendone tre, poi ne ho persi tre...quella con l'Inter sarà una partita difficile. Poi a fine gara vedremo se ci saranno squalificati. Se ci saranno, a Napoli giocherà qualcun altro".