Lo decide Paloschi con un colpo di testa all'81' il derby di Verona, anticipo dell'ora di pranzo della sedicesima giornata di Serie A. Due squadre affamate di punti, il Chievo e l'Hellas, che pensano quasi più a non prendere gol che a farlo, in pieno stile partita italiana delle zone basse della classifica, fin quando arriva l'episodio a 10 minuti dalla fine, viziato da un leggero fuorigioco dell'attaccante ex Milan, che è stato bravissimo però a incornare sul perfetto cross di Zukanovic, decidendo una partita che non aveva riservato grosse emozioni e sorprese.
Le due squadre già nelle formazioni in campo non avevano cambiato nulla, puntando sui due moduli utilizzati già nelle recenti giornate. Hellas con il 3-5-2, con unica sorpresa Nenè da prima punta vicino a Luca Toni, e Chievo con il classico 4-4-2 con Hetemaj largo a centrocampo, con Gamberini-Cesar coppia di centrali difensivi. D'altronde un derby è sempre un derby, e si vuole vincere, o meglio, non si vuole perdere.
Quest'idea è ben impressa nella testa delle due squadre, che nel primo tempo giocano più a calci che a calcio: ben 4 cartellini gialli, tantissimi passaggi sbagliati e ben poche occasioni da gol. Non possono mancare nemmeno le recriminazioni: dopo 5 minuti contatto Toni-Cesar in area su cui Gervasoni lascia correre. La scelta di Nené sembra comunque ripagare Mandorlini, l'attaccante ex Cagliari si muove molto e al 20' cerca il gol della vita in rovesciata, su cross di Martic, deviata però da Gamberini. Per il resto, pochissimo da segnalare, se non un tiro da fuori di Radovanovic e tanto nervosismo nel finale, oltre che all'infortunio di Martic, che si procura la frattura del mignolo della mano e deve lasciare il campo, ma nonostante tutto resta in panchina dopo aver ricevuto le cure del caso per supportare i suoi compagni.
Nella ripresa la situazione dal punto di vista dello spettacolo non migliora e si continua ad andare a folate, ma dopo un primo tempo in cui era stato l'Hellas a condurre, ora è il Chievo ad essere più pericoloso, prima con uno spunto e cross basso di Hetemaj su cui non arriva Meggiorini, poi con Radovanovic, che da 40 metri prova a sorprendere Benussi leggermente fuori dai pali, ma bravo a recuperare e a mettere in corner. In un attimo cambia ancora la partita, con un paio di assalti della squadra di Mandorlini che però non riesce a trovare il gol, nonostante anche l'inserimento di Nico Lopez. L'episodio che decide la gara arriva finalmente all'81', grazie a Paloschi, che fino a quel momento non l'aveva praticamente mai vista, e che forse meritava di esser sostituito, ma Maran ha creduto in lui, e sul cross di Zukanovic dalla sinistra, perfetto, va più in alto di tutti e di testa batte Benussi; gol viziato da un leggero offside. Nel finale non c'è di fatto nemmeno un vero e proprio assalto dell'Hellas, e il derby è del Chievo, bravo a sfruttare quasi l'unica palla gol della sfida e ad allontanarsi dalla zona retrocessione.