Irriconoscibili: brutta sconfitta del Milan a San Siro contro il Palermo per 2-0. Un passo indietro nel progetto di rinascita rossonera che l’allenatore commenta così: : "Sapevo che nell'arco di una crescita possono passare momenti difficili, probabilmente ci eravamo tutti un po' illusi. Dispiace per il nostro pubblico, tante squadre faticano. Il Palermo ha meritato di vincere, facciamogli i complimenti, ora dobbiamo ripartire". Sulla gara: "Questo è il calcio, avevo detto ieri che il Palermo era difficile da afrontare. non eravamo neanche partiti malissimo, poi il Palermo è stato bravo, ha meritato il successo. La crescita passa anche attraverso partite così. La squadra ha datto tutto quello che aveva. Sono il primo responsabile di questa partitq, ora rimbocchiamoci le mancihe perché abbiamo una trasferta difficile a Genova, non vediamo l'ora di poter giocare e rimediare a questa sconfittaSulla stagione: "Mi aspettavo che fosse difficile riportare il Milan ad un certo livello. Siamo partiti molto bene, ma anche altre squadre fanno fatica. Noi abbiamo cambiato tanto e a volte non sappiamo reagire quando andiamo sotto. Tutto ci farà crescere".
Sulla fase difensiva: "La fase difensiva è quella più importante, perché davanti abbiamo giocatore che il gol possono trovarlo. Difensivamente abbiamo sofferto, ma quando soffri in difesa vuol dire che tutta la squadra non lavora bene. Poi abbiamo avuto la sfortuna di perdere Alex, poi Zapata è entrato a freddo e ha sentito un dolorino. Non mi piace dare colpe perché il responsabile è l'allenatore. Ho sbagliato qualcosa, devo capire cosa, ma questa squadra deve essere lasciata tranquilla".
Sul cambio di sistema di gioco: "Ho cambiato sistema provando a mettere tutte le punte che avevo a disposizione. Forse abbiamo subito la terza partita in sette giorni. Questa squadra aveva fatto molto bene fino a stasera, ora siamo scivolati un po' all'indietro ma nel calcio si fa presto a risollevarci. Avremo una grande occasione con la Sampdoria che è davanti a noi".Sul cambio Honda-Pazzini: "Col senno di poi sono tutti bravi. Ho pensato che già giocavo con due mediani, Saponara è un giocatore di grande tecnica e rientrava da tanto tempo. Honda aveva sempre giocato. Speravo che Menez e El Shaarawy mettessero qualche pallone dall'esterno a Pazzini e Torres".
Sugli obiettivi: "Non mi ero mai illuso, so com'è il calcio e da dove siamo partiti. I piedi saldi a terra li ho sempre avuti. So che è difficile ricostruire qualcosa di grande. I giocatori sono incappati in una giornata difficile. Alla fine il lavoro pagherà. Non dobbiamo illuderci, dobbiamo crescere partita dopo partita. Stasera mi dispiace che abbiamo fatto un passo indietro rispetto a dove eravamo, a prescindere dal terzo posto".