Massimiliano Allegri torna a San Siro. Serve poco altro per raccontare un Milan - Juve che un calendario bizzarro pone già alla terza giornata. Un ritorno al passato, un riemergere di ricordi e emozioni. La storia racconta di momenti alterni. Dai successi alle sconfitte, dall'altare alla polvere, con il soldato Max costretto ad accettare il ridimensionamento rossonero e poi lasciato per la soluzione Seedorf. Pochi mesi di pausa e l'inattesa chiamata della Juve. Un salto sull'altra sponda, dopo anni di duelli e lotte di campo e non. Ora di nuovo San Siro e la tensione, normale, di un vissuto che riaffiora "Per me sarà una serata dalle forti emozioni non sarei umano se non fosse così. Non sono una macchina, per me sarà una serata diversa dalle altre. Al Milan ho vissuto anni indimenticabili e grandi successi, come lo scudetto e la Supercoppa, ma questi ricordi ormai fanno parte del passato. Il Milan ha buone qualità tecniche e grande voglia di rivalsa, lotterà per i primi 3 posti".
Naturale il confronto con Inzaghi. Allegri è allenatore costruito nel tempo, dalla gavetta in periferia, fino al grande salto a Milano. Inzaghi è l'attaccante rapace, capace del grande salto dall'area alla panchina. Un apprendistato, breve, con la Primavera, poi l'occasione della prima squadra "Io e Pippo abbiamo storie completamente diverse. Lui è stato un grandissimo campione e da calciatore ha vinto tutto, le nostre carriere da calciatori non sono minimamente paragonabili, la mia non vale un decimo della sua. Da allenatore ho iniziato molto prima di lui dalle piccole squadre, e attraverso i risultati sono arrivato a Milan e Juve dopo il Cagliari, mentre lui ha avuto la fortuna e la responsabilità di allenare subito il Milan, casa sua. Gli auguro ogni fortuna da dopodomani, ci terrei a vincere io a San Siro".
Il tecnico sorride per il recupero di Vidal. Il cileno ha smaltito i problemi fisici. Resta in dubbio il suo utilizzo dal primo minuto "Ieri Arturo si è allenato con la squadra, oggi sarà ancora in gruppo, poi deciderò se giocherà dall'inizio o inizierà in panchina, ha fatto grandi passi avanti e sono contento del suo recupero".
L'inizio folgorante del Milan non sorprende Allegri "Inzaghi è stato bravo a ridare entusiasmo al gruppo dopo mesi difficili, stanno ricostruendo quello che negli ultimi 6 mesi si era un po' perduto. I rossoneri hanno fatto un buon mercato acquistando 6-7 titolari. Dobbiamo prepararci ad affrontare una squadra con buone qualità tecniche e una gran voglia di rivincita. Per loro sarà una partita importante, ma è troppo presto per parlare di scudetto. Noi favoriti? In sfide come queste non ci sono favoriti, abbiamo consapevolezza della nostra forza ma anche grande rispetto per il Milan. Con Galliani ho un ottimo rapporto, anche con tutti gli altri, compreso il presidente".
I cambi forzati dagli infortuni non preoccupano l'ex guida del Milan. Morata si è bloccato ad inizio stagione, di Vidal si è detto, la difesa ha registrato gli stop di Chiellini e Barzagli "In questo inizio di stagione c'è stato qualche cambio, possiamo parlare di turnover involontario. Asamoah ha saltato l'Udinese, Pereyra non ha giocato col Malmoe, Morata ha saltato tutta la preparazione, e fino a ora ha giocato dei pezzi di partita, va inserito pian piano. Chiellini è stato fuori per le prime due. Abbiamo bisogno di tutti o adesso come per tutta la stagione. Speriamo di ritrovare Pirlo in settimana, ma anche Barzagli e Marrone".